La sezione di controllo della Corte dei Conti interviene sui Comuni "mono-addetto". Il caso di Emarèse costretto a esternalizzare la gestione finanziaria
Tra il 2012 e il 2022 i Comuni della Valle d'Aosta hanno ridotto il costo del personale di 9,45 milioni di Euro. Un risparmio positivo per i conti, ma che può avere effetti negativi di grande impatto sul funzionamento degli enti stessi.
La sezione di controllo della Corte dei Conti della Valle d'Aosta punta il faro sulle difficoltà per i piccoli Comuni di gestire funzioni essenziali dell'ente. Nella relazione diffusa nei giorni scorsi che riepiloga l'esito dei controlli sui rendiconti del 2022 dei Comuni con meno di cinquemila abitanti, la sezione «conferma la propria preoccupazione, in particolare per quanto riguarda il presidio di alcune funzioni essenziali (tra le quali i servizi finanziari e i servizi tecnici) e la disponibilità, unitamente alla continuità, di risorse umane preordinate a tali funzioni».
La valutazione è riferita ai Comuni «con ridotte dimensioni di organici e caratterizzati da uffici "mono-addetto", laddove la cessazione dal servizio di una sola risorsa di personale o l'elevato turn-over possono comportare, specie in termini di necessaria continuità del presidio delle funzioni svolte, criticità relative alla corretta gestione economico-finanziaria e al tempestivo impiego delle risorse finanziarie disponibili». La relazione aggiunge che «ciò assume ancor più rilevanza se si considerano le risorse finanziarie aggiuntive derivanti» dal Pnrr e dal Pnc «e i vincoli, in termini di raggiungimento degli obiettivi fissati in tempi rigorosamente predeterminati, dagli stessi posti».
L'esempio citato è quello del Comune di Emarèse, «ove, a fronte della perdurante carenza di personale dell'Ufficio ragioneria, sono stati disposti affidamenti ad un operatore economico esterno per la gestione economico-finanziaria dell'ente». Una scelta che suscita «forti perplessità» e anche «preoccupazione, atteso che è emerso chiaramente come il predetto Comune non eserciti in concreto alcuna forma di vigilanza e controllo sul servizio affidato il quale, in ultima analisi, si sostanzia in una vera e propria attività sostitutiva di funzioni ordinarie preordinate alla gestione finanziaria e contabile dell'Ente».
Clara Rossi