L'intervento finanziato dallo Stato con 13,6 milioni
EMARESE. Era il 2001 quando nel Programma nazionale di bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati da amianto fu inserita la cava di Emarèse a Settarme - Chassant. Ora, a quasi tre lustri di distanza, il progetto di recupero sembra finalmente vedere la luce. Lo scorso venerdì il sindaco Lucina Grivon e l'assessore all'ambiente Luca Bianchi hanno infatti firmato l'accordo di programma recentemente approvato dalla Giunta regionale che mette a disposizione 13,6 milioni di euro di finanziamento statale.
Per arrivare alla firma si è passati anzitutto per il progetto preliminare approvato dalla Conferenza dei servizi con prescrizioni nel 2005 e successivamente per una sentenza del Tar ottenuta dalla Regione e impugnata dal Ministero al Consiglio di Stato. Considerati i tempi biblici del Consiglio (si pronuncerà soltanto nel maggio 2013), Regione e Ministero hanno preferito sbloccare la situazione con un nuovo progetto che superasse le prescrizioni e, dopo altri passaggi in Conferenza dei servizi, nel 2011 è stato dato il via libera ministeriale al progetto definitivo. Nel 2014 si è quindi arrivati all'approvazione da parte della giunta regionale del progetto esecutivo e lo scorso febbraio il ministero ha finalmente concesso il finanziamento di 13,6 milioni per gli interventi previsti.
Quali sono questi interventi? La bonifica e la messa in sicurezza di quattro aree di cava e la realizzazione di un bacino di confinamento dei rifiuti movimentati durante i lavori nel sito principale di Settarme - Cheissan al contrario della precedente soluzione che prevedeva il trasporto dei rifiuti con amianto a Pontey. In particolare il finanziamento consentirà di ultimare la bonifica e la messa in sicurezza e di eseguire nuovi lavori nell'area di miniera di località Pière.
"L'accordo ci consentirà di concretizzare l'avvio della seconda fase di progettazione ed esecuzione delle opere e di dare soluzione ad un problema che difficilmente avrebbe potuto essere affrontato altrimenti dalle due Amministrazioni - affermano in una nota l'assessore Bianchi e il sindaco Grivon. – Esprimiamo quindi grande soddisfazione per la sensibilità dimostrata dal Governo, che ha ritenuto importanti e degne di attenzione le richieste a suo tempo formulate dalla Regione e dal Comune, volte a sanare una delicata situazione ambientale e igienico-sanitaria di un sito fortemente pregiudicato da un’attività estrattiva ormai conclusa da anni"
Il finanziamento è "spalmato" su tre annualità del bilancio, dal 2015 al 2017, e le modalità e i termini di liquidazione sono disciplinati dall'accordo tra Regione e Comune.
Elena Giovinazzo