I firmatari della petizione presentata in Consiglio regionale avvertono: «non resteremo con le mani in mano»
«Non siamo disposti a restare con le mani in mano. Siamo 71 e vogliamo farci valere, altrimenti ci faremo sentire alle elezioni». Il messaggio è rivolto agli amministratori comunali di Aosta dai commercianti che hanno firmato la petizione sui danni provocati da sei mesi di cantieri del teleriscaldamento.
Ieri in via Torino, all'hotel Turin, una trentina di loro hanno discusso dell'audizione che si svolgerà in IV Commissione consiliare sulla petizione sulle richieste da rivolgere a Regione, Comune e Telcha (in basso il video integrale). «Vogliamo mettere nel conto tutti i disagi che abbiamo patito» ha detto Pasquale Parello del comitato spontaneo che ha raccolto le firme. Si è parlato di una sanatoria per il 2015 della Tari e di un rimborso della tassa per quest'anno e proposto di chiedere la riqualificazione di via Torino partendo dall'eliminazione del «muro di latta» che divide la via dallo stadio Puchoz.
«Tutti hanno fatto i propri interessi, ma nessuno si è fatto carico di quelli dei commercianti» il pensiero ricorrente.
Tra i titolari dei negozi intervenuti c'era molta rabbia per gli incassi e per i clienti persi, per le condizioni attuali della pavimentazione stradale, per i danni che avrebbero subito l'acquedotto e le reti Telecom durante gli scavi. Poi ancora rabbia nei confronti di un «Comune assoggettato a Telcha e che a Telcha ha consegnato le chiavi della città» consentendo di eseguire i lavori anche in estate, evitandole il pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico («mentre appena noi commercianti mettiamo una sedia fuori ci chiedono di pagare»), provocando un «doppio danno al Comune e all'Aps per l'occupazione dei parcheggi a pagamento». Tutto «in nome di una pubblica utilità che è poi venuta meno», ha detto ancora Parello, convinto che «il vero progetto è di "appropriarsi" degli stabili comunali e regionali». La Regione con Telcha ha concordato un contratto «molto vantaggioso»: una delle richieste dei commercianti potrebbe essere anche quella di poter usufruire dello stesso contratto scontato.
Rabbia ancora nei confronti del Comune gestito da amministratori che «non capiscono di commercio» e che, parere diffuso tra molti commercianti, non crede e quindi non sostiene il commercio nel centro cittadino assediato dai punti vendita in franchising.
Presente in sala anche il consigliere regionale dell'Uvp Elso Gerandin che si è occupato in Consiglio Valle dei disagi provocati dal teleriscaldamento che è intervenuto per dare qualche consiglio in vista dell'audizione in Commissione.
E'invece mancata la partecipazione di alcuni commercianti. «Spiace per chi non è venuto», ha detto ancora Parello che in assemblea ha denunciato «l'opera di delegittimazione» dell'Ascom Confcommercio che «dice di non venire ai nostri incontri» e che da Telcha, è stato detto in assemblea, ha avuto un finanziamento di 1.000 euro per la Festa dei Commercianti.
Il comitato va comunque avanti. «71 firme ricordatevi che sono tante», ha ancora affermato Parello prima di discutere i nomi del gruppo che sarà audito in Commissione.
Elena Giovinazzo