Il Comune punta a migliorare la qualità dell'offerta, avvicinarsi alle necessità di genitori e aumentare i posti disponibili nei nidi
Il Comune di Aosta si appresta ad avviare una piccola rivoluzione negli asili nido. L'amministrazione comunale ha colto l'occasione dell'attuale scadenza dell'appalto per modificare il tipo di gestione: non più un appalto di servizi come lo è stato finora, bensì una concessione. E con almeno due soggetti coinvolti, uno per il nido di via Roma e l'altro per il nido d'infanzia "Massimo Berra" e per la struttura di viale Europa.
Due i benefici segnalati dal Comune di Aosta riguardo alla scelta della concessione: la durata di cinque anni anziché tre permette «a chi si aggiudica la gara di sviluppare un progetto socio-educativo di respiro più ampio, e dall'altro responsabilizza maggiormente l’operatore economico in merito ai potenziali rischi di gestione, incentivandolo a migliorare la qualità della proposta» nei nidi aostani.
Non è questa l'unica novità. Le proposte di gestione degli asili nido comunali di Aosta che forniranno sostegno alla genitorialità con l'apertura al sabato, orari prolungati e altre misure simili saranno premiate nel punteggio di graduatoria. Per le famiglie arriveranno inoltre i voucher comunali su base Isee, un sistema che nei fatti in termini economici non comporterà cambiamenti, ma permetterà ai genitori di «visualizzare gli importi realmente messi a disposizione da parte del Comune in base alla fruizione del servizio».
Insieme alla Regione, il Comune di Aosta potrebbe aumentare il totale dei posti disponibili per il servizio di nido. Attualmente i nidi possono ospitare fino a 126 bambini e grazie a convenzioni con strutture private accreditate il numero potrebbe salire a 150. La convenzione può riguardare strutture private che seguono il percorso di accreditamento attivato dall'assessorato regionale alla Sanità, Salute e Politiche sociali. Lo stesso iter deve essere seguito dagli operatori che intendono partecipare al bando di concessione in scadenza il prossimo 21 settembre.
Dopo l'avvio del servizio sarà effettuato un sondaggio per avere il riscontro delle famiglie e raccogliere suggerimenti e indicazioni. Lo studio sarà gestito dall'Università della Valle d'Aosta.
Elena Giovinazzo