La vicenda dazi influenza la fiducia delle imprese: -17% export e più pessimismo sui livelli dell'occupazione nell'indagine sul II trimestre 2025
Le incertezze legate ai dazi internazionali frena la fiducia degli imprenditori valdostani per il secondo quadrimestre dell'anno. Questo «un tira e molla, che lungi dall’essere concluso, condizionerà le nostre imprese», dice il presidente di Confindustria Valle d'Aosta, Francesco Turcato, commentando la periodica indagine previsionale svolta tra le imprese.
La previsione di acquisti per l’export riporta un -17,24%, un dato in linea con la previsione del secondo semestre 2024 e collegato direttamente alla vicenda dazi degli Stati Uniti. Peggiora in generale la composizione del carnet ordini, in particolare aumentano le aziende con ordini per meno di un mese (da +17,86% del trimestre precedente a +22,58%). La produzione registra un saldo negativo: -7,69% rispetto al +25% del trimestre precedente. In forte contrazione anche il dato sugli ordinativi da +27,5% ad -15,79%.
Dall'indagine previsionale emerge che le previsioni occupazionali di questo secondo trimestre si allontanano fortemente dalle precedenti rilevazioni registrando: il saldo ottimisti-pessimisti passa a -2,56% rispetto al +34,15% del primo trimestre dell’anno, con un’ampia quota di risposte che segnalano un andamento costante. Un certo ottimismo caratterizza invece la Cassa Integrazione Guadagni dove alla domanda di previsione di ricorso allo strumento le aziende hanno risposto negativamente.
La media complessiva dei tempi di pagamento è di 60 giorni (dato in crescita rispetto alla precedente rilevazione che riportava 58 giorni) e di 46 giorni per la Pubblica Amministrazione (39 giorni nel trimestre precedente). Peggiora il dato relativo al ritardo negli incassi che si attesta su un +35,90% rispetto al +26,83% del primo trimestre dell’anno.
Queste le indicazioni provenienti dalle imprese. «Ora però, a prescindere dall'umore del presidente Trump, servono una politica industriale europea più efficiente - riprende il presidente di Confidustria VdA - e che consenta di traguardare obiettivi concreti in tempi rapidi, penso all’energia nucleare dove finalmente anche a Bruxelles qualcosa si muove grazie all’Ipcei lanciato sulle nuove tecnologie di questo settore, ma anche al debito comune e alle infrastrutture, tema su cui, come noto riteniamo imprescindibile migliorare i colloqui internazionali».
Elena Giovinazzo