Il Comitato per la Riforma Elettorale annuncia di aver raccolto finora oltre 1000 firme: «c'è interesse da parte dei cittadini»
A tre settimane dall'avvio della raccolta firme per il referendum confermativo sulle modifiche alla legge elettorale regionale, il Comitato per la Riforma Elettorale organizzatore annuncia di essere arrivati a metà dell'obiettivo. «Sono state raccolte oltre mille firme, siamo sostanzialmente a metà dell'obiettivo e abbiamo ancora otto settimane» per raggiungere le 2.117 sottoscrizioni richieste, dice il CRE.
Il Comitato si dice sicuro che «il numero di firme necessario sarà raggiunto e superato» anche perché «c'è interesse da parte dei cittadini per l'iniziativa referendaria e la critica rispetto alla leggina approvata dal Consiglio regionale è molto diffusa».
In parallelo il promotori del referendum confermativo rilevano della «confusione» circa gli effetti del procedimento referendario sul voto alle elezioni regionali di settembre. «Per ragioni di tempistica negli adempimenti previsti dalla legge, che il referendum non si potrà svolgere prima dell'emanazione del Decreto del Presidente della Regione di indizione dei comizi elettorali che deve essere pubblicato almeno 60 giorni prima del 28 settembre, quindi prima della fine di luglio. Occorre quindi essere espliciti con la popolazione valdostana e affermare che le elezioni regionali si svolgeranno sulla base dell'attuale normativa come necessariamente evidenzierà il Decreto presidenziale».
Per quanto riguarda la data di svolgimento del referendum confermativo, «occorre assolutamente evitare duplicazioni di date che determinerebbero una minore partecipazione degli elettori». Secondo il CRE, «visto che il suo esito non potrà comunque avere alcuna incidenza sulla normativa che disciplina le elezioni del 28 settembre, è del tutto evidente l'opportunità di chiarire fin d'ora che il referendum si svolgerà alle elezioni regionali e comunali del 28 settembre. Sarà un election day con un triplice voto: regionali, comunali e referendum». Il Comitato spiega di aver inviato una lettera al presidente della Regione per sollecitare «i chiarimenti necessari per una adeguata informazione a tutti i cittadini».
Marco Camilli
