La rassegna aostana si svolgerà dall'8 al 30 dicembre
«Un'occasione per scambiare prospettive artistiche sul presente nel teatro Giacosa restituito alla città». Così l'amministrazione comunale di Aosta presenta la rassegna "Giacosa Restart" che dall'8 al 30 dicembre proporrà appuntamenti che parleranno di giustizia sociale, storia e cultura contemporanea, sostenibilità ambientale e tano altro.
«La rassegna – spiega l'assessore comunale alla Cultura, Samuele Tedesco - rappresenta il risultato di un lungo processo di elaborazione condivisione artistica che ha avuto lo scopo di ri-dare nuova linfa e contenuti sempre più attuali alla programmazione del Cinema Teatro Giacosa, il cui frutto era già stato presentato nel mese di giugno all’interno del festival “Archivissima”. Restart, come indica il nome, è, infatti, una ripresa ma anche un nuovo inizio del “Giacosa” che si compone di otto eventi, quattro di cinema e quattro di teatro, esplorando le diverse sfaccettature del tema della fragilità umana in alcuni dei suoi aspetti più contemporanei».
Il programma
“Giacosa Restart” debutterà domenica 8 dicembre con "Luce in sala", un viaggio nel mondo del doppiaggio con la valdostana Valentina Favazza, doppiatrice premiata con l'Anello d'Oro e il Leggio d'Oro, moderato dalla giornalista Sara Colombini.
Il giorno seguente, lunedì 9 dicembre sarà la volta di “Sparato: (s)concerto per Sankara", scritto e narrato da Andrea Damarco e musicato dal vivo da Maurizio Amato (djéli ‘ngoni basse, basso elettrico), Matteo Cosentino (afrodrum) e Lorenzo Guidolin (balafon).
Il 13 dicembre appuntamento cinematografico con “Sagre Balere”, il lungometraggio documentario del 2017 di Alessandro Stevanon dedicato al mondo delle orchestre da ballo premiato al Bellaria Film Festival come “Miglior Documentario Italiano” e Premio “Agic" allo ShorTS International Film Festival di Trieste per la “Migliore produzione lungometraggio di documentario”.
Lunedì 16 dicembre andrà in scena "Penelope. Scene da un matrimonio", una coproduzione Replicante teatro/framedivision con Alexine Dayné per la drammaturgia e regia di Andrea Damarco. Lo spettacolo è scaturito da un progetto iniziato nel 2022 partendo dall'Ulisse di Joyce per ritornare a Omero e per soffermarsi su Penelope, figura che nell'opera originale traspare poco o per intravedere il suo stare nel mondo.
Giovedì 19 dicembre la rassegna farà spazio nuovamente al cinema con la proiezione in anteprima valdostana de "La storia di Souleymane" (L'histoire de Souleymane), di Boris Lojkine proposto in versione originale sottotitolata. La pellicola, Premio della Giuria e Premio Miglior Attore nella sezione “Un certain regard” del Festival di Cannes, racconta 48 ore nella vita di Souleymane, un ragazzo delle Guinea-Conakry, migrante senza documenti, rider che pedala determinato e consegna cibo a domicilio mentre studia per superare l'esame che gli permetterà di ottenere lo status di rifugiato. L'evento è promosso da framedivision in collaborazione con Refugees Welcome Italia – gruppo Aosta e Progetto SAI - Sistema di accoglienza e integrazione.
Il 23 dicembre sarà ancora tempo di cinema con "The Flats", film di Alessandra Celesia presentato per la prima volta ad Aosta e vincitore al prestigioso “Cph:Dox” di Copenhagen, selezionato nei maggiori festival internazionali e acclamato dalla critica. Il film racconta la parabola di alcuni abitanti di New Lodge, piccola area cattolica nel cuore di Belfast che ha pagato caro il conflitto nell'Irlanda del Nord.
Il 28 dicembre Patrizia Spinosi e Amandine Delclos porteranno in scena "Il mistero delle Tarantelle in Geoges Brassens", uno spettacolo di Livio Viano e Amandine Delclos con Michele Boné (chitarra) e Luca Moccia (contrabbasso). Lo spettacolo vuole raccontare il genio del cantautore francese, e tastarne il lato italiano (la madre di Brassens era lucana), in particolare l'amore per le tarantelle e la musica del Mezzogiorno, intrecciando canzoni del poeta d'oltralpe con canzoni della tradizione napoletana.
A chiudere la rassegna sarà, il 30 dicembre, "Persino le montagne più alte", spettacolo della compagnia teatrale Palinodie con Andrea Cazzato ed Eleonora Cicconi, per la regia di Stefania Tagliaferri. Il testo di Verdiana Vono esplora il profondo rapporto tra l'essere umano e la crisi climatica e più in generale si interroga sul modo di abitare con cui gli esseri umani si sono confrontati fino a questo momento. Prendendo spunto dalla drammatica riduzione dei ghiacciai in Valle d'Aosta, lo spettacolo usa la parola, il movimento e il silenzio per evocare una perdita che è tanto geografica quanto emotiva. E simbolica.
Tutti le serate avranno inizio alle ore 20:30; il costo del biglietto per il singolo spettacolo è di 5 euro (ridotto 3 euro per under 25 e over 65), a eccezione del primo evento che sarà a ingresso gratuito. È prevista anche la possibilità di abbonamento (sette eventi a costo di 20 euro l'intero e 15 il ridotto).
E.G.