I cinque giorni di lutto nazionale proclamati «pur di mettere in sordina» la Festa della Liberazione
«Pur di mettere in sordina questo importante anniversario dell'Italia repubblicana e antifascista, per il quale ha sempre dimostrato una grande distanza, il governo Meloni ha addirittura strumentalizzato la scomparsa di Papa Francesco, dal quale era molto distante per principi e valori, sui migranti, sui poveri, sulla pace e ha proclamato cinque giorni di lutto nazionale (contro i tre per la morte di Giovanni Paolo II), arrivando quindi a includere, casualmente ovviamente, la data del 25 aprile». Lo afferma in una nota Valle d'Aosta aperta in occasione delle celebrazioni per la Liberazione.
«Chissà - prosegue la nota - se inventerà qualcosa anche per il primo maggio, giornata dei lavoratori, quest'anno particolarmente importante, visto il voto che ci sarà l'8 e il 9 giugno per i referendum sui diritti dei lavoratori e delle lavoratrici e sul diritto di cittadinanza.
Valle d’Aosta Aperta «parteciperà con orgoglio alle celebrazioni per l'ottantesimo della Liberazione e si attiverà per favorire la partecipazione al voto di elettrici e elettori, per un lavoro più tutelato, per un riconoscimento dei diritti di tutti e di tutte, per l'antifascismo, la democrazia e la pace».
redazione
