Approvata la manovra di bilancio da 100 milioni di euro

Approvata la manovra di bilancio da 100 milioni di euro

L'Uv chiede il voto segreto. Opposizione: "manovra tampone"

AOSTA. La manovra di bilancio è legge, ma il voto di ieri in consiglio regionale ha fatto emergere chiaramente la turbolenza interna che investe la maggioranza a due mesi dalle elezioni regionali in cui Uv, Uvp e Pd hanno deciso di correre in solitaria.

Il capogruppo dell'Uv, Augusto Rollandin, ha chiesto la votazione segreta e il risultato è stato di 19 voti a favore, 11 contrari e una astensione.

«Questo provvedimento legislativo - ha detto il relatore Nello Fabbri (Uvp) - deriva dalla necessità di assicurare l'equilibrio del bilancio regionale in seguito all'accantonamento necessario a far fronte a quanto stabilito dalla legge finanziaria 2018-2020 dello Stato per il maggiore contributo richiesto alla Regione per gli obbiettivi complessivi di finanza pubblica. Tale maggiore contributo - ha ricordato Fabbri - non era stato infatti previsto nella legge finanziaria regionale 2018/2020». La variazione del bilancio triennale recupera infatti quasi 100 milioni di euro tra maggiori entrate e tagli.

L'opposizione ha parlato di «manovra tampone». «Se fosse tutto normale - ha commentato Chantal Certan (Alpe), il capogruppo Uv Rollandin non avrebbe chiesto il voto segreto sulla variazione. Sono state fatte delle variazioni per tappare i buchi fatti e congelati a dicembre. Uno dei pochi aspetti positivi - ha aggiunto - è stata la manovra dell'assessore Rini che ha tamponato i problemi creati da lei stessa e dalla sua Giunta nel 2016, togliendo risorse dal Forte di Bard per metterle nuovamente nelle cattedre di tecnologia».

Per Rollandin invece «non c'è un settore in sofferenza: sono tutti largamente in grado di avere i fondi necessari per portare avanti i programmi».

Parte del dibattito si è concentrato sulle risorse tolte all'assessorato delle attività produttive e del lavoro. «Stiamo discutendo di tagli alla sanità, ai trasporti, per non parlare poi - ha dichiarato Andrea Padovani (CC-Mouv) - dell'assessorato alle attività produttive che è cancellato, con riduzioni alle politiche del lavoro, alla mobilità sostenibile, al bon chauffage senza che l'assessore Guichardaz abbia qualcosa da dire».

L'assessore, replicando, ha spiegato che ai suoi uffici «restano 49 milioni di euro per misure che non saranno minimamente toccate». Sulla questione bon de chauffage, prima cancellato e poi riproposto con un fondo di 500.000 euro all'anno, Jean Pierre Guichardaz ha ipotizzato ulteriori assestamenti.

 

E.G.

 

 

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