AOSTA. Ripartire dai Comuni, ripartire dal territorio: è questo l'invito che i sindaci dell'Union Valdôtaine rivolgono ai vertici del movimento e, più in generale, alle forze autonomiste valdostane alla luce dei risultati elettorali dello scorso 20 maggio.
La Table des Syndics si è riunito ieri ad un mese esatto dal congresso per esaminare il quadro emerso dalle urne. «In questo momento estremamente difficile per le forze politiche autonomiste Valdostane», sostengono i sindaci, è «necessario sempre più mettere alla base di ogni ragionamento politico gli Enti locali Valdostani» e l'analisi politica che verrà fatta nelle prossime settimane all'interno del movimento del Leone Rampante dovrà «fondarsi sulle sezioni, sul territorio e sui nostri amministratori che rappresentano la maggioranza dei Comuni della Valle d'Aosta».
I sindaci unionisti chiedono anche «con forza» a Franco Manes, presidente dimissionario del Consiglio permanente degli enti locali, di rivedere la propria decisione «riconoscendogli il buon lavoro svolto ad oggi ma soprattutto la sua onestà intellettuale a reggere un organismo importante, con equilibrio rispettando sempre le posizioni di tutti i Sindaci, indipendentemente dalla loro eventuale appartenenza politica».
«Consapevoli del grosso sforzo richiesto a Manes», i sindaci sottolineano infine come sia «necessario in questo momento di difficoltà e di dubbi, dare un bel segnale di compattezza che contraddistingua tutti i Comuni, auspicando che nel prossimo Congresso dell'Union Valdôtaine sia valorizzato in maniera strutturata il ruolo dei sindaci e degli amministratori comunali tutti».
E.G.