La presidente ha confermato l'intenzione di abrogare la legge
AOSTA. La quotazione in borsa della Compagnia Valdostana delle Acque è «di fatto già sospesa da prima del nostro insediamento. A bocce ferme, potremo esaminare a fondo il dossier insieme al Consiglio per giungere, mi auguro, ad una soluzione condivisa o per lo meno assunta con cognizione di causa». Lo ha affermato la presidente della Regione, Nicoletta Spelgatti, durante la discussione in Consiglio regionale di una interpellanza dell'Uvp.
Spelgatti ha confermato che l'intenzione della Giunta è di abrogare la legge sulla quotazione. «Molte forze politiche della maggioranza, tra cui la Lega, non sono convinte della necessità della quotazione in sé o delle modalità in cui è stata prevista», ha detto.
Secondo Alessandro Nogara (Uvp) la mancata quotazione avrà ripercussioni pesanti sulla competitività della società. «Quando la Regione farà la gara per la concessione delle acque e CVA non sarà quotata, questa dovrà mettersi in gara con almeno dieci società quotate in borsa: sarà come mandare una squadra di dilettanti in serie A - ha detto Nogara -. Non quotare in borsa la CVA potrebbe essere il modo di farla sparire e far perdere alla Valle d'Aosta un bene prezioso».
E.G.