Casinò, è scontro aperto in maggioranza


Cognetta accusa Marquis e Chatrian di tenere in ostaggio il governo valdostano

Roberto CognettaAOSTA. Nervi tesissimi in maggioranza sul dossier del Casinò di Saint-Vincent. Le forze politiche che compongono lo schieramento dei 18 sono alla ricerca di una linea comune da seguire per il futuro della casa da gioco me le alleanze politiche sembrano ad un passo dallo sgretolamento. Una parte vorrebbe l'erogazione subito dei 6 milioni di euro, un'altra vorrebbe attendere il bilancio che è ancora in ritardo. Si stanno inoltre valutando diverse opzioni, dal finanziamento al concordato preventivo, ma le opinioni divergono e tutti hanno ben presente le inchieste di Corte dei Conti e Procura su ciò che è stato fatto in passato per la casa da gioco.

"Il governo regionale ostaggio di tre persone"

Una lettura di ciò che sta accadendo arriva dal consigliere regionale di Mouv' Roberto Cognetta che su Facebook scrive: «il governo regionale è ostaggio di queste tre persone», riferendosi ai consiglieri regionali Pierluigi Marquis ed Albert Chatrian ed all'amministratore unico Di Matteo.

Ad Aostaoggi.it Cognetta aggiunge: «Il primo problema del Casinò è che lì ci sono parenti ed amici di politici, quindi se mandi a casa qualcuno si tratta di amici e parenti. Il Casinò poi esprime un bacino di voti enormi ed è la vera cloaca maxima della gestione clientelare della Valle d'Aosta, la più remunerativa».

Il consigliere di Mouv' è contrario all'erogazione di altri finanziamenti. Il bilancio 2017 della casa da gioco, dichiara, «non viene presentato per una questione tecnica: chi lo fa deve dire che non ci sono più i soldi per arrivare a fine mese». Per Cognetta non c'è nemmeno più il tempo di pensare ad alternative: «le soluzioni che si potevano mettere in campo come il concordato e la ristrutturazione del debito andavano scelte quando c'era ancora tempo. Ormai siamo nella situazione in cui a settembre finiscono i soldi». La vicenda «andrà a finire male», afferma.

Ritornando alle dichiarazioni su Facebook, Cognetta ribadisce che «la giunta è sotto il diktat di due consiglieri. Se vogliamo andare avanti ognuno deve rispettare il proprio ruolo: chi governa deve governare e chi fa il consigliere deve fare il consigliere».

 

La replica di Marquis

Marquis PierluigiNel rispondere alle parole di Cognetta, il collega di maggioranza Pierluigi Marquis invoca un «approccio costruttivo, sereno, non demagogico» alla questione casa da gioco. «Questo significa, per ogni consigliere di maggioranza, farsi carico dei problemi della gente e della nostra comunità valdostana. Dinanzi abbiamo una possibile statalizzazione del Casinò in un contesto generale di ostilità verso le autonomie speciali».

Ancora Marquis: «Le posizioni che esprimo non sono personali, o di un battitore libero, ma di un gruppo politico della maggioranza in Consiglio regionale, espressione di forze politiche presenti e radicate sul territorio, cioè di valdostane e di valdostani. Il dibattito in seno alla maggioranza è libero e trasparente e ci manca ancora che debba essere inibito. Piuttosto, nelle parole confuse e strumentali di Cognetta, si legge un aggiramento del percorso di ristrutturazione del Casinò che è stato approvato con una legge regionale nel 2017, e che ancora richiede l'impegno di tutti affinché la casa da gioco, con la sua capacità di produrre lavoro, economia e fiscalità, possa definitivamente uscire dalla crisi».

 

Marco Camilli

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