AOSTA. Il debito di 48 milioni di euro che la Casinò de la Vallée Spa ha nei confronti della Regione potrebbe essere convertito in un apporto patrimoniale con l'emissione di uno strumento finanziario partecipativo. Lo prevede un disegno di legge approvato oggi dalla Giunta regionale della Valle d'Aosta.
La soluzione, individuata dall'esecutivo per favorire la buona riuscita del concordato preventivo, avrebbe un doppio beneficio sui conti della società di Saint-Vincent: una consistente riduzione del debito e allo stesso tempo una patrimonializzazione. Anche la Regione, dal canto suo, potrebbe avere dei benefici. Trattandosi di un credito postergato, la restituzione dei 48 milioni potrà avvenire soltanto dopo che la Casinò Spa riuscirà a soddisfare i creditori terzi. Utilizzando però uno strumento finanziario partecipativo, la Regione ha la possibilità di "recuperare" la somma (o almeno parte di essa) attraverso gli utili futuri, se e quando la casa da gioco avrà superato la crisi.
Il presidente della Regione, Antonio Fosson, ritiene la scelta del suo esecutivo «un dato oggettivo e certo per sostenere l'azienda in questa difficile e delicata fase, che speriamo tutti possa concludersi favorevolmente e in tempi brevi, consentendo in modo trasparente di proseguire nelle dovute sedi il dialogo sul futuro aziendale in maniera franca, trasparente e, quanto più possibile, partecipata».
Il ddl dovrà essere approvato dal Consiglio regionale. Se il governo reggerà fino all'approdo al testo in aula, servirà un solido accordo politico con qualche forza dell'attuale opposizione per avere almeno i 18 voti indispensabili per far passare il testo.
Marco Camilli