AOSTA. La sentenza del TAR Valle d'Aosta che ha dato ragione alla RAV nel ricorso contro il blocco degli adeguamenti tariffari sull'autostrada A5 sulla Aosta - Monte Bianco. Il timore è che, riconoscendo legittimo l'incremento superiore all'81% che RAV intendeva far scattare dal 1° gennaio 2018, il costo dei pedaggi subisca sin da subito un pesante aumento proprio ora che la stagione estiva e turistica sta entrando nel vivo.
Il presidente della Regione Antonio Fosson e l'assessore ai trasporti Luigi Bertschy intervengono rassicurando sul fatto che «al momento attuale la sentenza non avrà effetti immediati sulle tariffe in vigore. Sono già in corso costruttivi e proficui contatti con i vertici della società per una integrazione tariffaria strutturale, affinché l'autostrada torni ad essere un motore di sviluppo e non un ostacolo alle attività economiche, in sinergia con le esigenze e le potenzialità del nostro territorio».
Regione e Sitmb, azionisti di RAV, lavorano da alcuni mesi ad un progetto di revisione del piano economico tariffario scaduto nel 2014. «Per continuare su questo percorso - proseguono il presidente della Regione e l'assessore -, Regione e Sitmb anno inviato nei giorni scorsi una nota congiunta al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per addivenire all'apertura di un tavolo di lavoro per una soluzione strutturale e definitiva sulla questione autostrade in Valle d'Aosta, al fine di rispondere agli obiettivi fissati nel documento siglato il 6 marzo scorso dall'Amministrazione regionale e da tutti i portatori di interesse della Regione, a seguito di un ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale».
C.R.