AOSTA. L'accordo tra gli autonomisti e Rete Civica per assicurare il sostegno all'attuale giunta regionale rappresenta per la Valle d'Aosta una «nuova realtà programmatica e amministrativa»: così il presidente della Regione, Antonio Fosson, intervenendo ieri sera in Consiglio regionale a proposito della soluzione individuata per superare la crisi politica della sua maggioranza.
Questa nuova realtà «forse si pone in modo anomalo», dice Fosson, ma «altre alternative eventualmente perseguibili, anche il ritorno alle urne, non rappresentano stabilità e governabilità futura».
Per il presidente della giunta questa è una soluzione di «responsabilità» che guarda «con attenzione alle tematiche già presenti nel programma di governo di dicembre 2018» ed a cui dovranno abituarsi coloro che sono «legati alle vecchie forme di governo che distinguono nettamente maggioranza e opposizione».
L'accordo con Rete Civica è volto ad una «collaborazione mirata - spiega ancora Fosson - per consegnare alla Valle d'Aosta provvedimenti strutturali che sono di assoluto interesse per la comunità»: la riforma istituzionale, la norma di attuazione per l'utilizzo delle acque, un piano regionale per l'emergenza climatica, un «pacchetto lavoro, sanità, diritto alla salute» ed «un pacchetto ferrovia e mobilità».
Autonomisti e Rete Civica hanno concordato sulla necessità di prevedere «verifiche mirate periodiche» sul rispetto dei punti dell'accordo e delle tempistiche. Visto che Rete Civica non entrerà in maggioranza, ma assicurerà un appoggio esterno, con gli autonomisti saranno istituiti tavoli di lavoro e riunioni di coordinamento prima di ciascun Consiglio.
Marco Camilli