AOSTA. A conclusione di un lungo e articolato dibattito, ieri sera il Consiglio regionale ha deciso di cambiare la normativa regionale sul conferimento di rifiuti speciali nel territorio valdostano. Lo ha fatto approvando a maggioranza (18 voti a favore, 15 astensioni da Lega, Mouv', M5s e misto e il voto contrario di Adu) una risoluzione che trae spunto dalla petizione firmata da 1.132 cittadini contro la discarica di Pompiod e tiene conto delle proteste per il sito di Chalamy (Issogne).
La risoluzione in particolare prevede di attivare "celermente le opportune modifiche legislative al fine di poter porre vincoli all'accettazione di rifiuti speciali provenienti da altre regioni, con lo scopo di disincentivare la realizzazione e l'utilizzo di discariche per il conferimento di rifiuti speciali". Il testo inoltre indica di aumentare il tributo speciale per lo smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi provenienti da fuori Valle e di "dare avvio al processo di revisione del documento di pianificazione riguardante la gestione dei rifiuti speciali contenuto nel Piano regionale di gestione dei rifiuti approvato nel 2015 con legge n. 22, prevedendo la rielaborazione del procedimento della Valutazione ambientale strategica-VAS al fine di consentire a tutti i cittadini di partecipare attivamente alla revisione". Infine la risoluzione rafforza il ruolo di Arpa nei controlli sulle discariche.
Il dibattito in aula si è inevitabilmente concentrato sul sequestro del sito di smaltimento di Aymavilles avvenuto alla vigilia della riunione del Consiglio per un'indagine del Corpo forestale valdostano e della Guardia di finanza. Le ipotesi investigative si concentrano sul possibile smaltimento a Pompiod di scarti provenienti da siti inquinati fuori Valle e su possibili irregolarità nella concessione delle autorizzazioni da parte degli uffici regionali competenti. Gli indagati sono quattro: i gestori della discarica e una dirigente regionale.
L'assemblea ha poi discusso e respinto due risoluzioni proposte dalla minoranza sempre sull'argomento rifiuti speciali.
Elena Giovinazzo