Contestate violazioni delle competenze su rifiuti, indennità Covid, assunzione di personale, interventi edilizi e contratti pubblici
AOSTA. Il Consigli dei ministri ha deciso di impugnare la legge regionale 8/2020 sul terzo pacchetto di misure anticrisi collegate all'emergenza Covid-19. Secondo il governo italiano "varie norme eccedono dalle competenze statutarie e violano i principi costituzionali".
La contestazione riguarda diversi articoli come l'articolo 10 sulle tasse di smaltimento dei rifiuti speciali che secondo il CdM "viola la competenza esclusiva statale in materia di “tutela dell’ambiente e dell’ecosistema"; l'articolo 14 sull'indennità Covid al personale sanitario che violerebbe l'articolo 117 della Costituzione ed anche l'articolo l'articolo 13 sull'assunzione di personale della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria, senza accertamento della conoscenza della lingua italiana.
Il CdM lamenta una invasione di competenze nelle misure inserite negli articoli 15 e 22 sulle indennità di disagio al personale perché contrastano "con le finalità perequative in ambito nazionale".
La decisione di impugnare la legge riguarda inoltre l'articolo 46 che, "disciplinando aspetti del trattamento economico del personale regionale di competenza esclusiva dello Stato invade la materia dell’ordinamento civile"; l'articolo 77 sui contratti pubblici "che disciplina istituti afferenti le procedure di gara e l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, viola l’articolo 117" della Costituzione in materia di tutela della concorrenza; l'articolo 78 sulle semplificazioni per interventi edilizi in particolare sulle autorizzazioni paesaggistiche; l'articolo 81 sulle autorizzazioni degli impianti di smaltimento per rifiuti inerti pubblici ed infine l'articolo 91 su assunzioni di personale per l'emergenza Covid.
Marco Camilli