"Sono trascorsi quasi ottant'anni e il pensiero di Chanoux è tuttora attuale: non vi è Europa senza fratellanza dei popoli"
AOSTA. "L’Unione Europea, fondata nel 1957 (allora denominata Comunità europea del carbone e dell'acciaio) a tutt’oggi appare come un progetto incompiuto, distante dall’idea di Europa dei popoli rappresentata negli anni Quaranta". Così l'Union Valdôtaine interviene in una nota in vista del 9 maggio, Festa dell'Europa.
"Sono trascorsi più di 60 anni", sottolinea il mouvement, "e ad oggi non abbiamo una Costituzione europea - bocciata nel 2005 dai referendum francese e olandese e di fatto sostituita dal Trattato di Lisbona del 2007 - che sarebbe stata determinante sia per formare un’identità sovranazionale, sia per nutrire la consapevolezza del potenziale straordinario insito nella cultura, nelle tradizioni, nelle intelligenze e nelle diverse sensibilità dei 450 milioni di Europei".
L’Unione europea "appare oggi come un ente astratto - prosegue la nota - che si caratterizza per lo più per l’adozione di scelte di politica finanziaria dalle innegabili importanti ricadute su tutti i 27 Stati, ma in cui pesa - allo stesso modo della mancata Costituzione europea - l’assenza di una decisione forte su sanità, previdenza, istruzione, fiscalità, difesa e giustizia europee che abbatta, o livelli, le oggi incolmabili differenze di status tra i popoli europei; questa condizione, inevitabilmente, ostacola e svilisce il sentimento di appartenenza. Sono trascorsi quasi ottant'anni e il pensiero di Chanoux è tuttora attuale: non vi è Europa senza fratellanza dei popoli", conclude l'UV.
redazione