L'esponente dei progressisti ritiene "avventato e dannoso" partire subito con la progettazione esecutiva. Per l'unionista Barmasse invece "non è più accettabile un ulteriore ritardo"
AOSTA. «Decidere di dare subito il via alla progettazione esecutiva della variante dell'ampliamento è un atto avventato e dannoso ed è in contrasto con il programma concordato con questa maggioranza all'inizio della legislatura». Parole dell'assessore regionale Chiara Minelli, del Progetto Civico Progressista, durante la discussione in corso in Consiglio Valle sul futuro dell'ospedale di Aosta e sulla petizione del Comitato Vallée Santé.
Secondo l'assessore «serve un quadro organico che oggi non c'è per poter fare una scelta» tra ristrutturazione e costruzione di una struttura ex novo. «Il lavoro della III e V Commissione - ha evidenziato Minelli - ha fatto emergere delle criticità relative al progetto di ampliamento dell'attuale ospedale regionale» in particolare per quanto riguarda la valorizzazione dell'importante sito archeologico emerso durante la fase di scavo. «C'è il rischio di limitare lo spazio all'ospedale e di non dare adeguata valorizzazione al sito: due errori in uno».
«Comunque vada la votazione sulle risoluzioni, la questione ospedale non si chiude oggi - ha aggiunto Minelli -. Il problema ospedale è grande e ci accompagnerà per mesi e anni. Ci auguriamo che alla fine prevalga l'opzione migliore che, con gli elementi che abbiamo adesso, non è sufficientemente definita».
Prima di Minelli è intervenuto il collega alla sanità, Roberto Barmasse, favorevole come il resto degli autonomisti a procedere nel più breve tempo possibile con la progettazione delle modifiche dell'ampliamento. «Non è più accettabile un ulteriore ritardo nella costruzione dell'ospedale», ha detto.
L'esponente unionista ritiene «opportuno» procedere con l'ampliamento e ristrutturazione del Parini. Da un lato, ha spiegato, sarà realizzato «un ospedale h24 con sale degenza, sale operatorie, pronto soccorso ed eliporto. Se i tempi saranno rispettati, avremo una struttura con queste caratteristiche in 3 / 4 anni. Poi ci sarà la ristrutturazione del vecchio ospedale che diventerà un polo h12 con day hospital, zona materno-infantile e la psichiatria. Invece per il nuovo ospedale servirebbero 10 anni».
Elena Giovinazzo