Il presidente del Consiglio regionale della Valle d'Aosta ha chiesto di aprire una riflessione per favorire il processo democratico
«La previsione di collegi elettorali di grandi dimensioni che coinvolgono milioni di elettori non favorisce il rapporto elettore-eletto, con un evidente impoverimento della rappresentanza e del processo democratico». Così il presidente del consiglio regionale della Valle d'Aosta, Alberto Bertin, è intervenuto lunedì durante la riunione plenaria delle assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome sull'argomento della rappresentanza al Parlamento europeo.
Bertin ha suggerito di «aprire una riflessione al fine di garantire ai cittadini di tutte le regioni almeno un rappresentante al Parlamento europeo. Una rappresentanza che si rende sempre più necessaria anche in considerazione dell'impatto delle politiche europee a livello regionale».
Il presidente dell'assemblea valdostana ha anche ribadito «l'importanza dell'intesa per la revisione degli Statuti delle Regioni ad autonomia speciale, ispirandosi al metodo pattizio e in una logica di cooperazione bilaterale. In prospettiva, questa logica consensuale dovrebbe continuare a permeare i rapporti delle Regioni speciali con lo Stato, codificando i passaggi procedimentali per il raggiungimento dell'intesa, così come quelli relativi all'adozione delle norme di attuazione».
redazione