Secondo la Lega Bertin, indagato, deve scegliere se dimettersi o «salvaguardare la nuova posizione acquisita» di presidente del Consiglio Valle
Esprime «soddisfazione» e allo stesso tempo «preoccupazione» la Lega VdA per l'andamento dell'indagine della procura di Aosta sui furbetti del vaccino.
Soddisfazione per la richiesta di archiviazione nei confronti di tre consiglieri regionali, tra i quali il leghista Sammaritani, «a conferma che nessuno ha avuto una corsia preferenziale e che le disposizioni nazionali e regionali sono state scrupolosamente rispettate». Preoccupazione per «l'iscrizione nel registro degli indagati del presidente del Consiglio Bertin per false informazioni agli inquirenti».
La Lega VdA si concentra sul presidente del Consiglio regionale che in passato aveva chiesto le dimissioni a consiglieri indagati. «Impregiudicato il fatto che debbano essere le sentenze a definire la posizione e le scelte dei singoli soggetti coinvolti - afferma il partito -, alla luce delle posizioni già sostenute dal collega Bertin, ai tempi consigliere di opposizione, possiamo quindi ritenere che il presidente del Consiglio abbia due strade davanti a sé: tenere fede a quanto sostenuto in passato facendo quello che lui stesso definiva "un gesto chiaro", oppure, in alternativa, salvaguardare la nuova posizione acquisita, venendo però meno ai suoi principi, con totale incoerenza rispetto alle numerose battaglie da lui condotte in seno al Consiglio Valle in questi lustri».
redazione