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Zucchi (FdI): in Regione una farsa, centrodestra si proponga come alternativa di governo

Il coordinatore regionale di FdI evoca anche un possibile governo di scopo per cambiare la legge elettorale e tornare subito al voto

 

Alberto Zucchi

In Regione è in corso «una farsa sulla pelle dei valdostani che ha superato ogni limite» e al momento esistono «2 sole soluzioni serie a questa situazione indecorosa»: i gruppi di centrodestra si uniscano per proporre un'alternativa di governo oppure si arrivi ad un governo di scopo per cambiare la legge elettorale. Lo afferma in una nota il coordinatore di Fratelli d'Italia della Valle d'Aosta, Alberto Zucchi, riflettendo sull'impasse politica nell'UV e nella maggioranza che dura ormai da settimane.

Secondo Zucchi «lo psicodramma tutto interno all'Uv ha determinato una situazione insostenibile ed indegna provocata dal pensiero esclusivo comune, esteso ad alcuni loro alleati molti dei quali senza Partito ma dotati di grande appetito, di come spartirsi dentro al Palazzo le deleghe e risolvere i propri problemi di permanenza od alternanza sulle poltrone».

«È evidente - prosegue la nota - che i numeri attuali della composizione dell’attuale consiglio regionale non consentiranno, se mai lo produrranno, che un temporaneo palliativo per tirare a campare qualche mese sotto la minaccia dei franchi tiratori». Ecco quindi le soluzioni proposte da FdI. «La prima è che, di fronte a questo stallo permanente provocato dall'Uv (7 consiglieri), le forze del centrodestra presenti attualmente in consiglio regionale (13 consiglieri), nella certezza della determinazione di tutti i suoi componenti di appartenere ad una coalizione e consapevoli della grave situazione venutasi a creare che necessita di un cambio radicale di marcia, si assumano la responsabilità di rappresentare un'alternativa traente di governo regionale che, in collaborazione costante con il governo nazionale, sia in grado di dare le risposte ai temi importanti e meritevoli insieme a chi avrà interesse a perseguirli». 

«Nell'impossibilità di concretizzare la prima - continua Zucchi -, la seconda soluzione è quella di costituire un governo di scopo per varare in tempi brevi una legge elettorale che preveda l’elezione diretta del Presidente e della sua maggioranza così come avviene in tutte le regioni, d’Italia e nei comuni, per garantire la necessaria stabilità ed andare immediatamente dopo alle urne».

 

 

E.G.

 

 

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