Baccega (FI): alcuni infermieri pare non parlino italiano. Per lavorare in pronto soccorso servono certificazioni
Si è concluso una settimana fa l'iter per l'affidamento della gestione dei servizi infermieristici al pronto soccorso ortopedico di Aosta, per la Stroke unit e la cosiddetta admission room. Sono bastati però questi pochi giorni di entrata in servizio per far emergere alcune problematiche, secondo quanto riportato con una interrogazione a risposta immediata in Consiglio Valle dal gruppo Forza Italia.
«Abbiamo verificato che il servizio infermieristico del lotto 3 è aggiudicato alla ditta In Mensa che è specializzata nel campo della ristorazione collettiva e offre un'ampia tipologia di servizi: ristorazione aziendale, scolastica, strutture per anziani e sanitarie, ristoranti, self service, pubblici esercizi», ha sottolineato il consigliere Mauro Baccega chiedendo informazioni riguardo al numero di infermieri che questa azienda mette a disposizione del pronto soccorso ortopedico e delle altre strutture. Numeri che l'assessore alla Sanità Carlo Marzi ha elencato nella risposta: un infermiere con orario 9-21 per l'ambulatorio di pronto soccorso ortopedico-traumatologico, un infermiere per l'ambulatorio di bassa-media intensità, due infermieri presenti h24 per la Stroke unit e un infermiere h24 per l'admission room. «È inoltre previsto per tutte le attività un Coordinatore della ditta per un impegno orario settimanale di 4 ore», ha precisato Marzi.
Con il personale tuttavia si sarebbero verificati alcune difficoltà, come spiegato da Baccega: «pare che alcuni infermieri non parlino italiano. Per poter lavorare in pronto soccorso servono certificazioni appropriate».
Sempre in riposta l'assessore alla Sanità ha replicato che il servizio in questione faceva parte di una gara più ampia indetta dall'Usl per fornire anche personale medico e tecnico nonché servizi di radiologia di urgenza. Il lotto 3, quello infermieristico appunto, è stato l'unico terminato con l'aggiudicazione. «Quanto alla verifica del possesso dei requisiti di legge - ha dichiarato l'assessore -, l'Usl informa che la medesima rientra tra i compiti e la responsabilità del Responsabile unico del procedimento e del direttore dell'esecutivo del contratto».
«Bisogna stare molto attenti - ha commentato il consigliere di Forza Italia - e da quello che si legge non mi pare ci sia tutta questa competenza. Mi informano che c'erano dipendenti stranieri che non erano in grado di parlare italiano. Bisogna vigilare attentamente su questo servizio estremamente delicato».
Elena Giovinazzo