Nella struttura poche risorse economiche e numero insufficiente di educatori
Valle d'Aosta Aperta interviene sulla situazione della casa circondariale valdostana, e delle carcere italiane in generale, in seguito alla visita organizzata nei giorni scorsi dall'associazione "Nessuno tocchi Caino" a Brissogne con la senatrice Elisa Pirro.
«La difficile situazione delle carceri italiane - afferma in una nota la coalizione - porta ad affrontare numerose problematiche: dal sovraffollamento alla mancanza di personale, anche medico, dalle strutture fatiscenti alla prevenzione sulla salute fisica e mentale dei detenuti. È una questione che va affrontata con serietà e non può più essere lasciata al lavoro degli operatori penitenziari, delle associazioni e dei garanti».
«Nonostante le finalmente accettabili condizioni igieniche e di vivibilità all’interno della casa circondariale - aggiunge Valle d'Aosta Aperta -, la Direttrice ha a disposizione poche risorse economiche e si trova a dover operare con un numero insufficiente di educatori per coprire le necessità della struttura e vi è difficoltà ad avviare corsi e attività più strutturate».
Nei giorni scorsi, secondo quanto riportato dal sindacato Sinappe, un detenuto malato psichiatrico ristretto a Brissogne ha aggredito alcuni agenti della polizia penitenziaria.
Secondo VdA Aperta la casa circondariale di Brissogne ha «meno criticità rispetto a quelle presenti nelle altre Regioni», ma «richiede comunque attenzioni da parte delle istituzioni nazionali, sia verso il territorio valdostano».
C.R.