Presenti nella bozza di documento «tutti i progetti più discutibili e più negativi dal punto di vista ambientale»
Nel Piano Regionale dei Trasporti da poco approvato dalla Giunta regionale sono contenute «scelte inaccettabili». Lo afferma Rete Civica commentando quello che, al momento, è tecnicamente ancora una bozza. Il documento è stato approvato lunedì dalla Giunta e deve passare dalla VAS, la Valutazione Ambientale Strategica, che consente ai cittadini di presentare le proprie osservazioni e che potrebbe portare a cambiamenti del testo.
Secondo RC nel Piano proposto dal governo regionale sono presenti «profondi e preoccupanti cambiamenti rispetto al testo precedente», cioè quello presentato nel 2021 dall'allora assessora ai trasporti Chiara Minelli.
«Tutti i progetti più discutibili e più negativi dal punto di vista ambientale - afferma il partito in una nota - hanno trovato spazio nella versione 2024 di un PRT che insegue le esigenze corporative e campanilistiche e che non manifesta la reale volontà di ricercare un sistema di mobilità più sostenibile e più attento alle esigenze di tutela ambientale».
RC segnala in particolare cinque progetti inseriti nel nuovo PRT della Valle d'Aosta. Il primo è il raddoppio del Tunnel del Monte Bianco «che fa a pugni con l'esigenza di ridurre il transito di Tir attraverso la Valle d'Aosta», il secondo è lo smantellamento della tratta ferroviaria tra Aosta e Pré-Saint-Didier «contrariamente al testo del 2021 e in spregio alla legge regionale n. 22/2016, scaturita dall'iniziativa popolare». La bozza di PRT prevede inoltre una nuova galleria autostradale a due canne tra Hône e Donnas; il collegamento funiviario fra la Valle d'Ayas e il Breuil attraversando il vallone di Cime Bianche «senza tener conto del divieto di realizzare impianti a fune nelle aree protette Natura 2000» e infine un collegamento viario fra Brusson e Gressoney-Saint-Jean attraverso il colle della Ranzola.
Clara Rossi