L'attività proposta dal reparto dell'Usl ad alcuni minori in cura. Pro Vita&Famiglia: individuare i responsabili
«È gravissimo che il Reparto di Neuropsichiatria infantile dell'Azienda unità sanitaria locale (Ausl) della Valle d'Aosta avesse programmato di portare i bambini in cura al Gay Pride di Aosta all'insaputa delle famiglie». Lo afferma in una nota Jacopo Cogne, portavoce dell'associazione Pro Vita&Famiglia onlus, commentando un question time del gruppo Lega VdA discusso nei giorni scorsi in Consiglio Valle.
«Un episodio grave - ripete il portavoce - che alla fine ha visto al Pride di una sola ragazza soltanto perché gli altri genitori si sono giustamente ribellati a questa follia».
Secondo l'associazione i responsabili dell'Usl dovrebbero chiarire la vicenda e individuare «i responsabili di questo gravissimo abuso».
redazione