Avviate anche le donazioni tramite social bonus per sostenere l'idea dell'associazione L'Albero di Zaccheo
Dopo un lungo cammino durato anni, il cantiere di Casa Zaccheo è finalmente avviato. L'inizio ufficiale dei lavori nella ex colonia estiva di Collegno a Plan d'Avie, sopra Aosta, è stato ufficializzato con una cerimonia cui hanno partecipato autorità regionali e comunali oltre al sindaco di Collegno accolti dalla presidente e dal fondatore dell'associazione L'Albero di Zaccheo, Michela Colombarini e don Nicola Corigliano, parroco di Saint-Martin-de-Corléans.
L'idea per Casa Zaccheo è creare una piccola comunità per famiglie, giovani, persone che vivono un periodo difficile della propria vita, coppie in crisi oltre che una casa rifugio per chi ha subito violenza. Il progetto sociale, sostenuto da attività profit - come una casa per ferie - che affiancheranno quelle no-profit, può concretizzarsi appieno solo attraverso il progetto di recupero edilizio del complesso abbandonato di circa 2.000 metri quadri. I lavori procederanno per lotti, a cominciare dalla realizzazione di un punto ristoro che aiuterà a sostenere economicamente l'intera iniziativa.
«Per quanto riguarda la raccolta fondi - spiega l'associazione L'Albero di Zaccheo -, considerata l'ammissibilità al social bonus ottenuta recentemente dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, si confida che questo possa diventare il canale più utilizzato grazie al credito d'imposta generato dall'erogazione liberale che viene restituito al donatore attraverso la denuncia sulla dichiarazione dei redditi».
Elena Giovinazzo
