«Un enorme dispendio di denaro pubblico» per un futuro ospedale «incompleto e già obsoleto»
Fratelli d'Italia della Valle d'Aosta chiede di bloccare i lavori di ampliamento dell'ospedale Parini di Aosta. «Siete ancora in tempo per fermarvi» afferma il presidente Alberto Zucchi, secondo il quale la maggioranza non può «continuare a nascondere le enormi criticità per la realizzazione di un progetto che nel tempo ha perso i pezzi, presentato difficoltà che sono sotto gli occhi di tutti e che, qualora venga realizzato con enorme dispendio di denaro pubblico, sorgerà incompleto e già obsoleto».
Nei giorni scorsi la Giunta regionale ha espresso una valutazione positiva alla "fase 3" che prevede, per un costo di oltre 178,5 milioni di euro, la costruzione del nuovo corpo K ad Est di viale Ginevra, dove verrà trasferito l'ospedale per acuti, e della cosiddetta "hospital street" su viale Ginevra. «Chiediamo - afferma Zucchi - prima di indire la gara di appalto della fase 3 annunciata per il prossimo anno, che questa maggioranza, invece di nascondersi dietro al voto segreto in aula, si assuma le responsabilità di fronte all'opinione pubblica indicendo una nuova indagine comparativa su costi e tempi di realizzazione di un ospedale che si possa definire l'unico veramente realizzabile rispetto ad altre soluzioni, peraltro praticate in tutto il mondo, individuabili in aree nuove».
La relazione esistente su costi e benefici risale al 2018: «tutti i parametri sono nel frattempo saltati», osserva Zucchi. «Ritenere valida quella relazione - aggiunge Zucchi - lo consideriamo come una palese violazione di legge, e ancor più una mancanza di trasparenza, che dopo 30 anni si deve ai cittadini a cui non si possono più raccontare storie e nascondere una serie di criticità impressionanti».
Il progetto dell'ampliamento ha «costi di costruzione complessivamente ignoti - afferma FdI - e per quelli noti (fase 3) fuori controllo e sempre in crescita vertiginosa, tempi di realizzazione e costi di gestione ignoti, risposte alle tante perplessità espresse dai tecnici nelle conferenze dei servizi ignote, fasi progettuali 4 e 5 e loro effettiva esperibilità ignote».
redazione