Aspramente criticata la scelta del governo annunciata dal presidente della Regione sugli ordini del giorno depositati dalla minoranza sulle leggi di bilancio
«La scelta condivisa è quella di astenersi sugli ordini del giorno, in continuità con quanto fatto durante la discussione del Defr». L'annuncio del presidente della Regione Renzo Testolin, fatto in Consiglio Valle durante l'esame delle leggi di bilancio, ha suscitato una dura reazione da parte delle forze di minoranza.
Quelle di Testolin sono affermazioni «gravissime» secondo Claudio Restano (Rassemblement Valdôtain) ed Andrea Manfrin (Lega VdA), il quale ha poi aggiunto: «Prendiamo atto della sua scarsa considerazione nei confronti del Consiglio Valle e delle parti audite. Non siamo stupiti dalla sua arroganza, ma dovrebbe anche tenere conto delle posizioni espresse da alcuni componenti della sua stessa maggioranza».
Il capogruppo di RV, Stefano Aggravi, ha parlato di «una assoluta mancanza di rispetto». Aggiungendo: «Ieri, durante la discussione sul bilancio anche dei colleghi di maggioranza hanno evidenziato delle lacune presenti nel documento contabile. Le iniziative depositate dalla minoranza si occupano dei problemi dei valdostani: rifiutare a priori di prenderle in considerazione è davvero una mancanza di rispetto nei confronti di tutta la comunità».
Concetti condivisi da Progetto Civico Progressista. Erika Guichardaz, capogruppo: «la chiusura del presidente non è solo una mancanza di rispetto nei confronti dei consiglieri di minoranza, ma dell'intero Consiglio, come espresso anche nel dibattito di ieri da consiglieri della maggioranza e delle persone che sono venute in audizione».
Secondo Pierluigi Marquis, capogruppo Forza Italia, «bisogna riconoscere la massima dignità a tutte le iniziative discusse in Aula. Dichiarare in anticipo il voto di astensione su tutti gli ordini del giorno prima che vengano discussi mortifica la dignità dell'Aula che rappresentiamo».
Elena Giovinazzo