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Un'operazione ad alta complessità all'ospedale Parini di Aosta

Nel 2024 la Neurologia ha effettuato 120 procedure chirurgiche. «Aumentata la complessità delle patologie trattate»

Sala operatoriaC'è anche un delicato intervento su una paziente affetta da una rara forma di tumore cerebrale tra gli interventi eseguiti nel corso di quest'anno dalla Neurochirurgia dell'ospedale Parini.

La paziente, che rischiava la cecità, è stata sottoposta a una operazione durata otto ore e condotta da una équipe neurochirurgica e una maxillo-facciale. È stata dimessa sette giorni dopo l'intervento e le sue condizioni generali ora risultano buone.

«Siamo riusciti ad ottenere un risultato che considero eccellente: abbiamo rimosso il tumore e decompresso il nervo ottico, con il netto miglioramento della vista e un ottimo risultato estetico», afferma in una nota il responsabile della Neurologia, dott. Federico Pretti. «Questo intervento ha anche richiesto l'utilizzo delle tecnologie all'avanguardia di cui siamo dotati in Ospedale e il coinvolgimento di un'équipe multidisciplinare altamente qualificata (neurochirurgica, neuroradiologica e chirurgica maxillo-facciale). Grazie all’impiego di software di ultima generazione in grado di fondere le immagini TAC e Risonanza magnetica e creare ricostruzioni 3D della corretta anatomia, abbiamo calcolato e pianificato l'entità dell’asportazione e realizzato su misura una innovativa protesi in titanio in grado di ripristinare perfettamente l’armonica anatomia della paziente».

Da gennaio fino a oggi il reparto ha effettuato 120 procedure chirurgiche, di cui 90 tra giugno e dicembre. L'Usl sottolinea come sia aumentata la complessità delle patologie trattate, sia cranio-encefalica sia spinale. Pretti: «abbiamo effettuato 7 asportazioni di neoplasie cerebrali, 18 interventi per patologia complessa traumatica, 35 interventi chirurgici per patologia degenerativa del rachide e 15 procedure endovascolari per trattamenti di aneurismi cerebrali e malformazioni vascolari cerebrali. Dei 54 pazienti in lista di attesa, 20 sono già sottoposti a pre ricovero. Sono risultati importanti, frutto di organizzazione e impegno da parte di un team di grandi professionisti con cui sono orgoglioso di collaborare».

Il direttore sanitario dell'Ausl della Valle d'Aosta, Mauro Occhi, sottolinea il fatto che «la moderna neurochirurgia deve contrastare pregiudizi che risalgono alle origini della disciplina, pregiudizi legati all’incurabilità dei tumori cerebrali. Oggi queste diagnosi, anche le più severe, hanno invece una prospettiva di cura, molte volte di guarigione. Parallelamente la neurochirurgia si è tolta di dosso l’etichetta di palliazione per situazioni irrimediabili ed è diventata uno straordinario laboratorio di soluzioni che integrano in un solo gesto chirurgico più dimensioni».

Pretti «ha portato la sua competenza a sfruttare appieno i corposi investimenti che l'azienda sanitaria della Valle d’Aosta ha compiuto nelle nuove tecnologie - prosegue Occhi - e dimostra la validità di una politica di reclutamento dei migliori professionisti che possa contrastare la fuga dalla professione medica e faccia del Parini un laboratorio di aggiornamento professionale».

 

 

Clara Rossi

 

 

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