In Commissione Assetto del territorio oggi è stato fatto il punto della situazione sulla gestione del ciclo dei rifiuti
I costi sostenuti dai valdostani per la Tari è uno dei temi affrontati oggi in Commissione Assetto del territorio del Consiglio Valle in occasione di un'audizione di aggiornamento sulla gestione del ciclo dei rifiuti in Valle d'Aosta.
«Il tavolo tecnico - riferisce il presidente della Commissione, Albert Chatrian - sta lavorando sulle soluzioni operative più idonee per migliorare la qualità dei rifiuti in modo da contenere il più possibile i costi delle tariffe da applicare alle utenze finali. Le tariffe pro capite in capo ai cittadini possono variare anche significativamente da SubAto a SubAto e l'Osservatorio regionale dei rifiuti sta confrontando i vari costi di gestione con l'obiettivo finale di garantire un sistema di gestione dei rifiuti urbani unitario e omogeneo».
Ancora Chatrian spiega che, per quanto riguarda i costi di discarica del centro di Brissogne, gli aumenti registrati dal 2021 sono dovuti «alle quote di ammortamento della costruzione di nuovi impianti».
Sul fronte della raccolta, la Valle d'Aosta ha raggiunto il 69.4% di differenziata. Meno rifiuti conferiti in discarica significa un allungamento della "vita" del sito di Brissogne: a questo ritmo il quarto lotto dovrebbe esaurirsi nel 2034.
La tematica dei costi preoccupa Rassemblement Valdôtain. «Abbiamo chiesto - spiega il movimento politico commentando gli esiti dell'audizione in Commissione - ulteriori dati e documentazione sullo stato della raccolta, ma soprattutto sull’incidenza pro capite effettiva degli aumenti. Se l’Ato unico pare essere la soluzione a molti problemi, vorremmo capirne meglio effetti e ricadute dirette sui cittadini, prima di tutto.»
Inoltre «a fronte di un buon risultato sulla raccolta differenziata, permangono tuttavia dubbi sulla sua qualità». Secondo RV «l’utente spesso è abbandonato in un ginepraio di sigle e codici che finiscono finanche per confonderlo» ed è dunque necessario «superare un certo moralismo applicato sino ad oggi nella gestione della raccolta» per migliorare la qualità della differenziata.
Elena Giovinazzo