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Imposta di soggiorno, attivato un numero verde per gli host valdostani

L'assessore al turismo Grosjacques risponde alle critiche di Valle d'Aosta Aperta

Un numero verde per avere chiarimenti sulle modalità di versamento dell'imposta di soggiorno: lo ha attivato l'assessorato regionale del Turismo dopo il caos comunicazioni sugli obblighi di versamento dell'imposta per gli host valdostani.

La questione è stata sollevata nei giorni scorsi da Valle d'Aosta Aperta in vista del 31 gennaio, data entro la quale i locatori degli alloggi turistici devono versare l'imposta di soggiorno. Agli host in cerca di dettagli sugli adempimenti da rispettare sarebbero state fornite informazioni confusionarie.

«Ci sono dei Comuni - evidenziava nella nota VdA Aperta - che hanno inviato una mail con le indicazioni, altri che hanno rimandato ad un portale di gestione, altri che sul proprio sito hanno messo semplicemente il link del Celva dove trovare il modello Fines da compilare, altri ancora che hanno invitato gli host a compilare il modello Fines e poi consegnarlo in Comune... Stessa confusione sui pagamenti dove ricorrere al portale pago Pa o all'F24. Come se non bastasse, nelle faq pubblicate dall'assessorato al turismo, viene riportata erroneamente ancora la data del 31 marzo 2025 per il pagamento dell'imposta di soggiorno».

«Abbiamo immediatamente provveduto a correggere l'errore segnalato nelle faq pubblicate sul sito dell'assessorato, relativo alla data di scadenza del versamento», risponde in un comunicato l'assessore al Turismo Giulio Grosjacques. «Già l'11 dicembre, tutti i locatori di alloggi a uso turistico avevano ricevuto una comunicazione specifica via email contenente la data corretta del versamento. Non a caso, la segnalazione che "Valle d'Aosta Aperta" ha fatto a mezzo stampa è l'unica pervenuta».

Le critiche di VdA Aperta riguardavano anche la piattaforma di pagamento. «Non si comprende poi per quale motivo - spiegava il gruppo politico - l’assessorato al turismo non abbia previsto nulla per supportare i proprietari e perché la piattaforma online “locazioni turistiche” predisposta da Inva non possa quantomeno elaborare un riepilogo relativo alla tassa di soggiorno al fine di agevolare le operazioni in fase di dichiarazione e versamento».

L'assessore Grosjacques precisa: «l'assessorato ha dovuto dare priorità alle attività funzionali a rendere interoperabili la banca dati regionale e quella nazionale, per rispettare le scadenze stringenti imposte dal Ministero del Turismo. Questo lavoro è stato fondamentale in vista dell'entrata in vigore dell'obbligo, per tutte le strutture ricettive e per gli alloggi ad uso turistico, di conseguire il CIN (Codice Identificativo Nazionale) entro il 1° gennaio 2025, in modo da evitare l'applicazione di sanzioni».

Intanto l'assessorato ha attivato un numero verde (800 610 061) a disposizione dei locatori per avere maggiore supporto (attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18 e il sabato dalle 8 alle 12).

«Tenuto conto delle diverse modalità di riscossione adottate a livello locale, - conclude l'assessore - invito i proprietari a rivolgersi alla propria Unité des Communes di riferimento per ricevere le indicazioni precise sulle modalità di versamento dell'imposta».

 

 

Clara Rossi

 

 

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