Per il primo trimestre dell'anno migliorano le previsioni delle imprese della Valle d'Aosta. Turcato: «quadro positivo»
Le imprese della Valle d'Aosta accolgono il nuovo anno con fiducia. Dopo lo scetticismo emerso a fine 2024, la periodica indagine di Confindustria segnala, per il primo trimestre 2025, un miglioramento delle previsioni delle imprese su aspetti come produzione, nuovi ordini, occupazione.
Il presidente di Confindustria VdA, Francesco Turcato, sottolinea come il quadro sia «certamente positivo ma dobbiamo tenere conto dello scenario dentro cui le nostre aziende si trovano ad operare, la frenata dell'export lo dimostra. Ecco perché è doppiamente importante sottolineare l’aumento previsto degli investimenti: è la testimonianza evidente di come gli imprenditori valdostani abbiano saputo realizzare piani di sviluppo forti e concreti, i cui frutti si vedono anche in contesti articolati come l'attuale».
Più nel dettaglio, per quanto riguarda le attese sulla produzione «il saldo ottimisti/pessimisti sale ad un +25%, raggiungendo così il livello di inizio 2024, mentre le aspettative dell'ultimo trimestre si attestavano solo ad un +5,88%», spiega Confindustria. «Anche i nuovi ordini registrano un netto miglioramento raggiungendo il +27,50% rispetto al +13,46% del trimestre precedente».
Il saldo-ottimisti-pessimisti sulle previsioni occupazionali segna un +34,15%, la più alta percentuale registrata negli ultimi due anni, e in parallelo risulta in leggero aumento la previsione sul ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni, che si attesta ad un +5,71% rispetto al +2,22% del trimestre precedente.
Dall'indagine previsionale emerge inoltre che, sempre per il primo trimestre, torna positivo il saldo ottimisti-pessimisti sull’export per due punti percentuali e migliora la composizione del carnet ordini. Migliorano anche le previsioni sugli investimenti per ampliamenti (+52,94% a fronte del +37,21% del precedente trimestre). Rimangono invece stabili gli investimenti per sostituzioni che passano da un +23,26% ad un +20,59%.
Settore edile ancora nell'incertezza
Nel focus dedicato al settore edile emerge, al contrario, un clima di incertezza «con basse prospettive di crescita produttiva ed un miglioramento per il solo dato occupazionale, dove il saldo ottimisti/pessimisti passa da -28,57% a +30%». Solo l'11% delle aziende che ha partecipato all'indagine prevede un incremento della produzione. Questa situazione incide anche sugli investimenti che sono in diminuzione. Peggiora infine la media complessiva dei tempi di pagamento e diminuisce la percentuale dell’andamento degli incassi che si attesta ad un +10% rispetto al +14,29% del trimestre precedente.
Elena Giovinazzo