UV risponde a FdI: dialogo con ministri è un diritto e un dovere

«Non è necessario avere la tessera del suo partito per interloquire con un ministro; anche il solo pensarlo è sintomo di una mentalità distorta»

 

«È un diritto e un dovere per gli eletti unionisti avere contatti istituzionali con gli esponenti governativi di qualunque colore politico, compresi Fratelli d’Italia, per un confronto sui diversi dossier che riguardano la Valle d’Aosta». Lo scrive in una nota l'Union Valdôtaine in risposta a «recenti esternazioni di alcuni esponenti locali dei partiti nazionali di governo» che non riescono «a concepire la differenza tra dialogo politico e dialogo istituzionale».

Il confronto con il governo nazionale «si chiama leale cooperazione nel quadro delle regole costituzionali», afferma l'UV. «È l’ABC dell'autonomismo, che, prescindendo dalla collocazione politica del governo in carica, agisce nell'alveo istituzionale esclusivamente nell'interesse della Valle d’Aosta, dialogando senza complessi di inferiorità o di sottomissione».

«Non è necessario avere la tessera del suo partito per interloquire con un ministro; anche il solo pensarlo è sintomo di una mentalità distorta che ci riporta a tempi bui che credevamo di esserci lasciati alle spalle», accusa il Mouvement.

«Rimaniamo sempre stupiti dai giudizi particolarmente severi e dai reiterati attacchi del rappresentante di Fratelli d’Italia Valle d’Aosta, che atteggiandosi a proconsole, dimostra di ignorare la fondamentale differenza tra le relazioni politiche e i rapporti istituzionali. Non è certamente con l'amichettismo - si legge infine nella nota UV - che i valdostani intendono far valere le proprie ragioni».

 


redazione

 

 

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