Il Comitato contrario al sito di smaltimento degli inerti speciali ritiene "necessario procedere immediatamente alla chiusura della discarica"
AOSTA. Sulla discarica di Pompiod "la misura è colma". Lo afferma il Comitato Discarica sicura Pompiod in una lettera indirizzata alle istituzioni regionali e locali per chiedere la revoca dell'autorizzazione alla gestione dell'impianto di smaltimento dei rifiuti speciali inerti situato nel comune di Aymavilles.
Il Comitato presieduto da Ernesto Pison cita un elenco di dieci "irregolarità riscontrate, sia in relazione alle normative vigenti che alle prescrizioni impartite" tra le quali il "mancato aggiornamento della Via (valutazione di impatto ambientale) in presenza di modifiche sostanziali alla precedente autorizzazione", il "mancato rispetto dei criteri di ammissibilità in discarica per rifiuti inerti definiti dalla normativa eurounitaria e statale" e il "palese contrasto" dell'autorizzazione allo smaltimento dei rifiuti conferibili a Pompiod. Ancora, il Comitato ricorda le indagini della procura per presunto smaltimento illecito e sottolinea che il piano di sorveglianza e controllo e il piano di gestione operativa risultano "carenti riguardo ai sistemi di contenimento e di abbattimento delle polveri".
"La presenza della discarica crea continui disagi alla popolazione per quanto concerne la viabilità e le emissioni diffuse di polveri in atmosfera", si legge ancora nella lettera. Inoltre la discarica "mal si concilia con gli obiettivi e gli sforzi intrapresi (anche economici e per milioni di euro di finanziamenti pubblici) per la creazione di una rete turistica di notevole valore e importanza, improntata sull'offerta integrata di cultura, con sfaccettature differenti nei vari siti, storia e architettura di diverse epoche, legata a un'offerta enogastronomica del territorio di Aymavilles e dei comuni limitrofi".
Per tutti questi motivi il Comitato ritiene "necessario procedere immediatamente alla chiusura della discarica" di Pompiod e "al recupero ambientale dell'area, individuandone una diversa destinazione".
M.C.