Secondo i calcoli dell'associazione sarebbero stati spesi più soldi rispetto al numero di visite reali
AOSTA. Per il servizio di Medicina dello sport sarebbero stati spesi più soldi rispetto al numero di visite realmente fatte. Lo segnala Cittadinanzattiva commentando in una nota alcuni dati sul numero di visite garantite dal servizio dell'Azienda Usl nel 2013 e nel 2014.
"Dire che i conti non tornano è un eufemismo", si legge nella nota. "Stante le ore di apertura del Servizio di Medicina dello Sport", scrive Cittadinanzattiva, "l'AUSL avrebbe pagato due medici (uno a ruolo ed uno in convenzione) per garantire una media di 4120 visite all'anno, ma di fatto nel 2013 ne sono state fatte solo 3450 (670 visite in meno) e nel 2014 altre 3700 (420 visite in meno). Tenendo presente che le visite sono ogni 30 minuti, che al secondo medico in convenzione risultano essere state pagate nel 2013 circa 900 ore e che solo lui (tolte le fisiologiche ore di affiancamento e/o sostituzione del collega) avrebbe dovuto effettuare 1500-1600 visite in più rispetto l'anno precedente, ovvero che il medico a ruolo nel 2012 è riuscito da solo a garantire circa 2400 visite".
"I cittadini hanno dato il loro contributo, ora tocca alle Autorità verificare e prendere gli opportuni provvedimenti", conclude Cittadinanzattiva.
redazione