Donazione di organi, Valle d'Aosta seconda regione per consensi

In Italia aumentano i contrari alla donazione mentre diminuiscono le astensioni

 

Nei primi tre mesi del 2025, su circa 950mila dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti registrate in Italia al momento del rinnovo della carta d'identità elettronica, circa il 60% delle persone ha dato il consenso al prelievo degli organi dopo la morte. Il dato emerge dal report periodico del Centro nazionale trapianti diffuso in vista della Giornata nazionale della donazione, l'11 aprile. Secondo l'indagine inoltre circa 680mila italiani si sono astenuti.

Complessivamente, secondo il Centro nazionale trapianti, nel Sistema informativo italiano sono depositati 22,3 milioni di dichiarazioni: 15,5 milioni di consensi e 6,8 milioni di opposizioni. Dal 1° gennaio al 31 marzo di quest’anno i "no" alla donazione sono saliti del +3,4% rispetto al 2024 mentre le astensioni sono diminuite dello 0,6%.

A livello regionale la Valle d'Aosta è seconda in Italia per consensi, dopo la Provincia autonoma di Trento e prima della Sardegna mentre guardando ai Comuni, secondo i dati 2024, Valchiavenna in provincia di Sondrio è risultato essere il Comune più generoso d'Italia: su 158 cittadini che hanno rinnovato la CIE si sono espressi in 139 (19 astenuti): 138 sì e un solo no. Sul podio della generosità ci sono anche Cinte Tesino (TN) e Longano (IS), mentre dopo tre anni in testa alla classifica si attesta al quarto posto Geraci Siculo (PA), dove su 205 carte d'identità emesse sono stati raccolti 152 "sì", nessun no, ma con le astensioni al 26%. Tra le città con oltre 100mila abitanti, invece, Trento conferma ancora una volta il primato (73,6% sì, 22,4% no, astenuti 32,4%) davanti a Sassari e Verona.

I più propensi all'ipotesi di donare gli organi dopo la morte sono le persone nella fascia di età tra 40 e 50 anni (68,6% di consensi) mentre i più dubbiosi sono soprattutto gli over 60 (48,4% di "no"), ma anche i 18-30enni, tra i quali le opposizioni sono passate dal 33,6% del 2024 al 37,9% del primo trimestre 2025.

 


Elena Giovinazzo

 

 

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