Come usare le piattaforme di social trading per costruire una grande pensione


Nel bene e nel male, i social network hanno indubbiamente fatto tanta strada dalla loro prima apparizione online fino ai nostri giorni. Il percorso di evoluzione da siti web immaturi utilizzati prettamente da teenager alle prese con la pubertà a giganti tech quotati in Borsa con un pesante peso politico e commerciale è avvenuto in maniera molto rapida – come, del resto, spesso accade nel mondo del Web.

I cosiddetti millennials e gli appartenenti alla generation Z, hanno sviluppato una lunga esperienza nell'ambito delle piattaforme social nel corso degli anni. Queste generazioni, dunque, hanno l'enorme vantaggio di non possedere un pregiudizio negativo verso questi strumenti, e questo ha permesso ai più giovani (o ai più lungimiranti tra i meno giovani) di vedere l'enorme potenziale offerto da questo genere di tecnologia.

Con l'ingresso nel mondo del lavoro di millennials e generation Z, non stupisce affatto che, rapidamente, il modello dei social network sia entrato di prepotenza nel mondo del risparmio (cfr. le cosiddette “neobanks”) e degli investimenti, con nuovi modelli di broker in forte crescita sul mercato.

Vediamo insieme quali segreti possiamo utilizzare per sfruttare al meglio la grossa occasione rappresentata dal social trading per assicurarci un reddito da stabile.

La finanza vista come un gioco competitivo

Investire tramite un sito Web che consenta a milioni di utenti di scambiarsi opinioni e di rendere pubblica la propria strategia di trading è, senza alcuna ombra di dubbio, un metodo di operare sui mercati finanziari del tutto impensabile sino a pochi decenni fa.

Vedendo le capitalizzazioni multi-miliardarie di aziende nel settore social media, viene certamente da sorridere ricordando come le prime piattaforme di questo genere siano state banalizzate dai più come idee di scarso valore economico messe a punto da ragazzini ritenuti incapaci di creare un'azienda.

Sono bastati pochi anni, in realtà, per capire come i “ragazzini” in questione avessero intenzioni ben più serie di quanto inizialmente ipotizzato da molti, e questi siti web autogestiti sono cresciuti ad un ritmo impressionante, tramutandosi in veri e propri imperi tech.

Fino a pochi anni fa, conoscere l'esatta strategia seguita dagli hedge fund di successo era un lusso riservato a pochissimi eletti attivi nel settore. I grandi fondi hanno costruito una fortuna sull'approccio a “scatola nera”, dove al pubblico non è dato sapere i criteri di scelta di un investimento.

Capite bene, dunque, che rivoluzione incredibile può essere offerta da un sito internet che spinge i propri utenti a fare le seguenti operazioni:

  • Inserire ordini a mercato tramite una piattaforma social
  • Rendere pubblica la composizione del proprio portafoglio e l'andamento storico di acquisti e vendite sul mercato

Quello che di fatto mettono in atto questi nuovi portali di trading è l'inserimento di una nuova dimensione nel mondo del trading: la cosiddetta gamification. Sebbene sia se non altro discutibile anche solo da un punto di vista etico (senza arrivare all'area medica) la pratica di stimolare una competizione fra trader, non vi sono dubbi che tale strategia si stia rivelando essere particolarmente redditizia per le piattaforme di social trading.

Come investire denaro nella “FOMO Economy”

Uno dei concetti che ogni social trader deve tenere a mente è quello della cosiddetta Fear of Missing Out (“FOMO”), una sorta di forma di ansia sociale che ha come conseguenza l'insorgenza di timori di essere esclusi da una qualunque esperienza sociale che porti gratificazione.

Calando questo concetto sul mondo della finanza, vedrete spesso asset finanziari in forte crescita il cui trend sarà sostenuto da una serie di social trader che, senza particolare ricerca e approfondimenti sull'investimento, effettueranno un'operazione di acquisto sul mercato proprio per paura di “perdere il treno” dei guadagni futuri sul trade.

Il risultato di questo genere di operazioni è, generalmente, una forte carica speculativa che porta a chi ha effettuato un trade senza raccogliere le informazioni necessarie per giustificare l'investimento a perdere, inevitabilmente, del denaro non appena l'asset oggetto di trading comincia ad avere un calo di popolarità.

Per guadagnare soldi da questo fenomeno occorrono le seguenti caratteristiche:

  • Ottima capacità di analisi dell'investimento: se da una parte chi è affetto da FOMO non dedica alla ricerca il tempo necessario, chi vuole guadagnare salendo sul treno lanciato a gran velocità da queste persone non può permettersi di non analizzare l'investimento, in modo da avere un livello “target” di uscita dal trade
  • Nervi saldi: non è da tutti fare trading a mente fredda senza cadere nel panico non appena le cose cominciano ad andare per il verso sbagliato, ma risulta essere una caratteristica fondamentale
  • Non soffrire di FOMO: in sintesi, chi vuole guadagnare sfruttando il fenomeno della FOMO, deve assicurarsi che questo tipo di ansia affetti solo gli altri, e non se stesso

Il social trading non va sottovalutato

Se sottovalutare in passato le potenzialità del mondo social si è rilevato essere un errore, continuare al giorno d'oggi a schernire chi lavora nel settore è veramente una follia.
Contro ogni aspettativa, sono gli stessi libri di testo di economia classica a validare, in maniera naturalmente inconsapevole, l'approccio proposto dal social trading.

Tra i tantissimi esempi che potremmo fare, quello forse più lampante è quello del famosissimo esempio del concorso di bellezza concepito da John Maynard Keynes.

Immaginiamo di trovarci di fronte ad un concorso di bellezza e di dover scommettere del denaro sulla persona che, a nostro dire, sarà eletta come la più bella di tutte. Il dilemma qui è interessante: conviene scommettere su chi riteniamo avere una maggiore bellezza o su chi consideriamo come avere maggiore probabilità di piacere alla commissione giudicatrice?

I mercati funzionano proprio in questa maniera: possiamo trovare l'investimento migliore del mondo ed avere perfettamente ragione a considerarlo tale, ma se gli altri operatori sul mercato non sono della stessa idea, perderemo comunque i nostri soldi (perché, come cita un vecchio mantra spesso citato dai trader, “i mercati hanno sempre ragione, anche quando hanno torto”).

Non copiare passivamente la strategia di altri trader

I modi per costruire un solido guadagno sul social trading sono dunque molteplici e si basano, sostanzialmente, sull'arte di prevedere il comportamento altrui (come chiaro nell'esempio della FOMO e del concorso di bellezza keynesiano).

Questo non significa, tuttavia, che l'analisi economico-finanziaria sull'investimento vada trascurata. In questo caso, come spesso accade, non è possibile concedersi il lusso di tralasciare l'atteggiamento critico nel momento in cui si legge la strategia di investimento messa in atto da altri trader.

Solo con questo tipo di mentalità si riuscirà ad anticipare con costanza l'andamento del mercato, evitando pericolose trappole che, ai meno esperti del settore, sembreranno occasioni d'oro da sfruttare.

 

 

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