Dal presidente Albertinelli solidarietà agli operatori del pronto soccorso sul tema delle aggressioni
«Il tema delle aggressioni fisiche o verbali nei confronti degli operatori sanitari in particolare nei Pronto Soccorso è purtroppo di forte attualità, questa situazione di ineducazione e intolleranza nazionale non può però portare a eventuali giustificazioni da parte di utenti che pensano che urlando e minacciando riescano ad avere corsie preferenziali». Lo dichiara Bruno Albertinelli, presidente di Federconsumatori Valle d'Aosta, commentando la lettera appello degli operatori del pronto soccorso di Aosta diffusa pochi giorni fa.
«Atteggiamenti minacciosi o ineducati - evidenzia Albertinelli - fanno scattare un meccanismo di reazione che porta chi opera nella struttura a sentirsi responsabile di una situazione che molte vede il personale presente insufficiente per la grande affluenza nel pronto soccorso».
Il presidente di Federconsumatori VdA però pone l'accento anche su un'altra «cosa assurda» e cioè l'altissima percentuale di "codici bianchi" che intesa il servizio rivolto alle emergenze sanitarie. «Molti bypassano il loro medico di base recandosi al pronto soccorso per qualsiasi problematica. Mi preme ricordare che i codici bianchi mi sembra nel 2021 fossero il 42 % nel nostro pronto soccorso contro il 3% del Trentino».
Secondo Albertinelli «sarebbe necessario creare figure che riescano a fare formazione e informazione verso gli utenti al fine di rassicurarli in merito alle problematiche personali o famigliari di chi si è presentato al Pronto soccorso, come sarebbe utile creare come in altre regioni un ambulatorio di codici bianchi al fine di agevolare il lavoro del personale sanitario, personale sanitario al quale come Associazione esprimiamo la piena condivisione sulle problematiche sollevate».
In Italia, evidenzia ancora l'associazione, ogni anno vengono denunciate all'Inail 1.400 aggressioni circa.
Clara Rossi