La società che segue i progetti del polo universitario interviene dopo la segnalazione di infiltrazioni nell'edificio da poco inaugurato
Le infiltrazioni d'acqua all'interno della sede da poco inaugurata dell'Università della Valle d'Aosta non devono preoccupare, anzi: «si confida che qualche disagio possa essere compreso e tollerato, oggi ed in futuro, in ragione delle estreme complessità realizzative» dell'edificio. Lo scrive in una nota la Siv, società in house della Regione che segue i lavori del polo universitario aostano e dell'ampliamento dell'ospedale Parini.
Il riferimento è a quanto segnalato dopo le piogge dei giorni scorsi, con l'acqua che si è infiltrata in modo evidente all'interno della struttura che ospita le attività didattiche e in particolare dalla parte della facciata a gradoni. La Siv sottolinea come la facciata Ovest della nuova sede universitaria sia un «unicum». Essa è «costituita da una messe di elementi e materiali diversi e singolarmente unici» e queste caratteristiche la rendono «estremamente sensibile alle variazioni di temperatura, di soleggiamento e meteorologiche in generale; ricorrendo ad una metafora, la facciata a suo modo "respira", risulta in continuo e marcato movimento anche se questo non è percepibile».
Ancora la Siv evidenzia che «la concezione architettonica dell'edificio, curata dallo studio Mca (Mario Cucinella Architects), fin dalla sua prima proposizione, ha evidenziato i propri caratteri formali marcatamente innovativi nel panorama valdostano». In ogni caso «l'impresa realizzatrice è tenuta per contratto ad intervenire ogniqualvolta si registri il fenomeno».
Clara Rossi