Preoccupano i tempi molto ristretti per dimostrare i danni indiretti: già chiesto al ministero di concedere più giorni
Le condizioni previste dal Decreto del ministero del Turismo sui ristori dei danni provocati dall'alluvione di fine giugno in Valle d'Aosta suscitano «parecchie perplessità» tra gli imprenditori. Ne parla in particolare il presidente dell'Adava, Luigi Fosson, concentrandosi sulle misure economiche a copertura dei danni indiretti e cioè del calo di fatturato subito dagli albergatori come conseguenza dell'evento.
Il Decreto ministeriale stabilisce come richiedere i 15 milioni di Euro messi a disposizione per le imprese di Valle d'Aosta e Piemonte. «I requisiti - dice Fosson - previsti per accedere all'iniziativa, ovvero la necessità di produrre entro 10 giorni dalla pubblicazione della piattaforma per la presentazione delle domande, una perizia asseverata da parte di un revisore contabile che attesti la riduzione dell'utile, rendono di fatto inaccessibile l'agevolazione alla maggior parte delle imprese coinvolte. È infatti sostanzialmente impossibile, in così pochi giorni, riuscire ad elaborare un vero e proprio bilancio sui due soli singoli mesi». Dunque «per come è stato scritto il decreto, quantomeno nei casi di danni indiretti, il rischio è che sarà particolarmente difficile accedere ai ristori per il mancato fatturato».
La situazione è già stata oggetto di confronto questa mattina tra l'Adava e l'assessore regionale al Turismo, Giulio Grosjacques. L'associazione degli albergatori valdostani spiega che è stato chiesto al ministero del Turismo di dare più tempo per presentare la perizia.
Clara Rossi