In vista dell'esame del bilancio in Consiglio Valle, il sindacato invita a concentrare risorse per contrastare il calo demografico e la scarsa attrattività del territorio
«Le disponibilità economiche a disposizione delle casse regionali hanno raggiunto dimensioni importanti e per questo motivo riteniamo che sia doveroso aprire un confronto per mettere in atto ulteriori azioni indirizzate a sostenere lavoratori e famiglie». Lo afferma il direttivo confederale di Savt nell'analizzare il bilancio di previsione 2025/2027 in vista del dibattito che nascerà in Consiglio Valle la prossima settimana, durante la seduta per l'approvazione del bilancio e della legge di stabilità regionale.
Secondo il sindacato servono misure per contrastare in particolare due problematiche: il calo demografico e l'attrattività del territorio. «Come tutti sanno il costo della vita in Valle d’Aosta è sicuramente più alto che in altre realtà d’Italia. A questo si aggiungono le difficoltà riscontrate in alcuni dei servizi offerti ai cittadini e le minori opportunità che la nostra realtà offre alle fasce più giovani della popolazione».
L'introduzione di un «indennizzo sull'utilizzo delle risorse energetiche» è una delle proposte avanzate dal Savt, insieme a gravi Irap per aziende che applicano contratti integrativi, sostegno della Regione al versamento dei contributi previdenziali per chi lascia il lavoro per assistere minori o anziani, leggi di attrattività per la sanità e accesso al fondo di sanità integrativa per i lavori del settore e della scuola, revisione delle fasce Isee per i servizi ad anziani e bambini.
Più in generale, il sindacato chiede «un'attenta analisi sull'utilizzo delle importanti risorse che vengono messe a disposizione della sanità e delle politiche sociali. Bisogna capire quali siano le reali difficoltà che si devono superare per riuscire ad offrire ai cittadini servizi di maggiore qualità nei settori in esame. In questa direzione può sicuramente essere utile fare un monitoraggio sullo stato di attuazione del piano per la salute e il benessere sociale approvato da pochi mesi da parte del Consiglio Regionale». A parere del Savt il problema non sono gli stanziamenti economici, bensì «l'utilizzo che viene fatto di queste risorse». Inoltre il direttivo «ribadisce la contrarietà del Savt a qualsiasi tipo di privatizzazione in ambito socio/sanitario».
M.C.