La Funzione Pubblica di Uil esprime perplessità: «sarà un ente economico che opera come una qualsiasi impresa commerciale»
Uil Fp della Valle d'Aosta esprime «perplessità e contrarietà rispetto alle scelte giuridiche e amministrative» del nuovo ente strumentale per gestire i servizi alla persona che la Regione sta valutando di istituire.
«La Uil Fpl ha sempre richiesto un’armonizzazione dei contratti avendo la Società di servizi 3 tipologie di CCNL differenti», spiega il sindacato. Il problema rilevato, e ritenuto «assolutamente non condivisibile», è che «per tutti i dipendenti interessati non verranno più applicate la legge 165/2001 e la legge 22/2010. Questo precluderà ai lavoratori qualsiasi mobilità all'interno del Comparto Unico e presso altri Enti Pubblici come ad esempio Azienda USL. Insomma, un ritorno del servizio socio-sanitario al passato (agli anni 80)».
Lo studio commissionato dalla Regione e presentato ai sindacati in questi giorni riguarda gli operatori socio-sanitari delle Unités e dei Cea, i Centri educativi assistenziali, «mentre esclude dal passaggio i dipendenti impiegati nei ruoli amministrativi e gli/le OSS che operano sul territorio, ovvero il servizio SAD, creando disparità di trattamento», evidenzia ancora il sindacato.
Uil esprime dubbi anche sul trattamento previdenziale «per cui abbiamo già inoltrato richiesta di parere alle nostre Segreterie Nazionali. Probabilmente l’Amministrazione Pubblica potrebbe anche risparmiare sulla gestione del servizio a discapito dei lavoratori ma dallo studio non emerge come saranno reclutate le future figure (OSS-assistenti sociali, educatori …) e come si pensa di risolvere la problematica dell'eventuale perdita del posto di lavoro per quanto riguarda i dipendenti della Società di Servizi non vincitori della selezione. A conclusione di questo processo rimarranno le Unités des Communes con i loro presidenti, che gestiranno i rifiuti e qualche OSS sul territorio, e la Società di Servizi che gestirà operatori addetti alla sorveglianza e impiegati amministrativi nell’ambito forestale».
Secondo Uil Fp «la scelta futura di un unico ente strumentale può far pensare o meglio illudere i lavoratori che potrebbero diventare o rimanere dipendenti pubblici, ma in effetti essendo un ente economico che opera come una qualsiasi impresa commerciale potrebbe non essere così».
Clara Rossi