Le conclusioni degli esami sono però contestate dal perito della famiglia
Sono stati consegnati nei giorni scorsi i risultati degli esami medico-legali sulla morte di una bambina di due anni ricoverata all'ospedale Beauregard di Aosta lo scorso giugno.
La bimba, portata in ospedale dai genitori per un'indisposizione, era stata visitata e poi dimessa. Alcune ore dopo i genitori l'avevano riportata in ospedale perché continuava a stare male ed era quindi stata tenuta in osservazione e sottoposta ad altre visite. Il decesso era avvenuto nella notte in seguito al peggioramento delle sue condizioni.
L'esame ha rilevato che la bimba era affetta da una «ernia diaframmatica congenita» mai diagnosticata non avendo mai avuto sintomi fino allo scorso giugno. Questa condizione ha causato lo spostamento degli organi interni e per questo, durante le operazioni di rianimazione, lo stomaco è stato lesionato.
Secondo i consulenti incaricati dalla procura di Aosta i medici non hanno responsabilità per quanto accaduto. La consulenza esclude «condotte critiche a loro imputabili» poiché «vista l'età della bambina, questa patologia era del tutto imprevedibile». Conclusioni che sono contestate dal perito incaricato dalla famiglia, secondo il quale sarebbe stato sufficiente effettuare «un esame strumentale» come un'ecografia per notare lo spostamento degli organi.
M.C.