Il refettorio sarà utilizzato dai bambini delle scuole primaria e d'infanzia. L'attuale mensa nell'ex biblioteca diventerà un nido
Malgrado le preoccupazioni sul futuro dei fondi Pnrr, il Comune di Aosta va avanti nei progetti per la riqualificazione del quartiere Dora. L'ultimo tassello in ordine temporale è l'approvazione in Giunta del progetto definitivo ed esecutivo della nuova mensa scolastica del quartiere. I lavori inizieranno nella seconda metà di ottobre e termineranno a giugno 2024.
La mensa sarà realizzata ampliando la scuola primaria di via Buthier. Avrà il tetto "verde" e grandi vetrate ad alte prestazioni arricchite da grafiche semitrasparenti ricavate dalle impronte delle mani degli alunni, sarà accessibile ai disabili e avrà porzioni di facciata rivestita in legno o pannelli realizzati in laminato di nuova generazione. Un grande atrio, utilizzabile anche per attività extrascolastiche, darà accesso ai locali mensa separati delle due scuole. La mensa della primaria, più grande, sarà direttamente collegata al locale sporzionamento dei pasti per consentire il self-service, mentre la mensa dell'infanzia sarà collocata nell'angolo Nord-Ovest e avrà un'uscita diretta sul giardino. Tutti i locali mensa saranno arredati con tavoli piccoli da sei persone e attrezzati con armadi per riporre le stoviglie o i giochi per le attività post-pasto. La struttura inoltre sarà alimentata con pannelli fotovoltaici in grado di produrre 19,6 kW per l'energia elettrica e il riscaldamento.
L'investimento di quasi 1,4 milioni di Euro (625 mila dei quali finanziati dall'Unione Europea - Next Generation Eu - attraverso il Pnrr) darà quindi al quartiere un nuovo locale refettorio per gli alunni della scuola dell'infanzia e della primaria che attualmente devono recarsi nell'ex biblioteca. Quest'ultima è a sua volta destinataria di un altro intervento di riqualificazione del quartiere. Il fabbricato infatti sarà demolito e al suo posto sorgerà un nido d'infanzia in grado di accogliere 24 bimbi.
Samuele Tedesco, assessore comunale all'Istruzione, commenta: «Con il progetto approvato e il prossimo avvio dell’intervento, completiamo il disegno che era rimasto incompiuto, riconoscendo la centralità del plesso scolastico e realizzato negli anni’60 nella vita del quartiere, e fornendo risposta definitiva, a beneficio dei bambini e delle loro famiglie, al problema annoso degli spostamenti per usufruire della mensa scolastica con l’inserimento del nuovo refettorio nella struttura della scuola. Peraltro, il progetto rientra appieno nel percorso di valorizzazione del momento del pranzo a scuola quale parentesi di apprendimento di grande valore per i bambini e le bambine. In questo senso, i nuovi locali, luminosi, con arredi studiati ad hoc, e che “invadono” il contesto urbano, espliciteranno al meglio tale funzione educativa».
Elena Giovinazzo
