Tunnel del Monte Bianco, le imprese spingono per il raddoppio

Confindustria, Confartigianato, Adava, Coldiretti, Confcommercio, Cna, Federation cooperatives e Avif concordano «La seconda canna è la soluzione più funzionale per il futuro dell'infrastruttura»

Traforo del Monte Bianco 

Il raddoppio del Traforo del Monte Bianco è «la soluzione più funzionale per il futuro di questa infrastruttura, poiché è l'unica che consentirà di garantire sicurezza nel lungo termine, e continuità di esercizio nell'immediato». Lo dichiara in una nota il presidente di Confindustria Valle d'Aosta, Francesco Turcato, secondo il quale «non è irrealistico immaginare che tra dieci anni ci siano due gallerie in funzione sotto il Monte Bianco».

Confindustria e le associazioni delle imprese valdostane - Confcommercio, Adava, Cna, Confartigianato, Coldiretti, Fédération des Coopératives Valdôtaines, Avif - esprimono all'unisono «grande soddisfazione» per l'inserimento della seconda canna del tunnel nel Piano regionale dei trasporti trasmesso a Roma e Parigi. «Dal 2022 abbiamo più volte ribadito come le chiusure del principale collegamento con la Francia per tre mesi nei prossimi anni, determino una situazione insostenibile per il tessuto economico regionale», dicono.

Per conto degli albergatori, il presidente dell'Adava Luigi Fosson segnala l'impatto «significativo sul turismo in Valle d'Aosta» durante le chiusure del traforo. «Il protrarsi di questa situazione negli anni non è più sostenibile ed è quindi giunto il momento di ipotizzare soluzioni alternative, tra cui il raddoppio del tunnel», dichiara.

Una visione condivisa dalla Confcommercio. Secondo il presidente regionale Graziano Dominidiato il raddoppio del traforo «non può fare altro che portare benefici all'intera comunità economica valdostana. In questi giorni di chiusura è evidente a tutti quanto questo collegamento internazionale sia indispensabile, non sono per la valle ma per tutta l'Italia».

 


Clara Rossi

 

 

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