La Polyommatus humedasae è una delle quasi cento specie di farfalle che "abitano" a Pont d'Aël. Su di loro sono stati compiuti degli studi che verranno illustrati durante l'incontro
È interamente dedicato alle farfalle di Pont d'Aël l'incontro organizzato per venerdì 18 ottobre alle ore 20.30 ad Aymavilles. Nella sala della biblioteca comunale i ricercatori dell'Università degli Studi di Torino presenteranno i risultati degli studi compiuti negli ultimi due anni su incarico della Regione.
«La Valle d'Aosta - si legge nella presentazione dell'evento - è particolarmente ricca di Lepidotteri, grazie alla varietà degli ambienti, all'escursione altimetrica e alle attività agricole che nel tempo hanno modellato il territorio, si registrano ben 174 specie di farfalle che corrispondono ad oltre i 2/3 della fauna italiana e poco meno della metà di tutte le farfalle d’Europa. Il Pont d'Aël rappresenta poi una sorta di scrigno di biodiversità, si tratta di sito Natura 2000 che, grazie ad un microclima arido e caldo, ospita una specie vegetali di origine steppica e mediterranea tipica dei versanti esposti a sud della valle media centrale, oltre ad interessanti popolamenti faunistici, in particolare Lepidotteri e Ortotteri». Studi passati hanno registrato la presenza di ben 96 specie diurne di farfalle nell'area di Pont d'Aël.
Al centro della serata ci sarà in particolare la Polyommatus humedasae, specie endemica del Pont d’Aël, scoperta nel 1975 che predilige gli ambienti aridi, i terrazzamenti e i vigneti abbandonati tipici di quell'area. Si tratta di una farfalla esclusiva della zona, con abitudini e caratteristiche biologiche peculiari. I ricercatori hanno studiato le sue caratteristiche per valutare eventuali criticità che ne possano compromettere la sopravvivenza e per capire quali azioni intraprendere per scongiurarne la scomparsa.
C.R.