Ridurre il costo del personale, autorizzare il finanziario e reintestare il patrimonio immobiliare alla Regione
AOSTA. Il consiglio regionale straordinario di ieri sul Casinò di Saint-Vincent si è concluso con l'approvazione di una risoluzione delle larghe intese e con la maggioranza che supera, in parte e almeno per ora, le proprie divisioni. Il tutto al termine di un lungo dibattito e di una giornata ad alta tensione e nervosismo.
L'iniziativa è stata elaborata da Alpe, Stella Alpina, Lega, Elso Gerandin (Mouv') e gruppo misto (Emily Rini) dopo la lunga riunione tecnica sul bilancio 2017 della Casinò e condivisa da Uvp e Uvp. Ventisei quindi i voti a favore, mentre il M5s ha votato contro e Impegno Civico si è diviso (due voti contrari, uno astenuto). Assenti per il voto Stefano Ferrero e Roberto Cognetta (Mouv').
Il consiglio regionale ha quindi definito la strada che l'assessore con delega alla casa da gioco ed il governo regionale seguiranno nelle prossime settimane: approvare il bilancio societario 2017 nel corso della prossima assemblea societaria utile e agire per garantire la continuità aziendale. Il testo contiene l'impegno a «ridurre ulteriormente il costo del personale e altri costi; valutare la ridefinizione della posizione debitoria dell'Azienda; effettuare il trasferimento finanziario necessario e attivare la garanzia a sostegno di nuovi affidamenti bancari per l'attuazione del piano aggiornato, non oltre i limiti finanziari previsti dalla legge regionale 7/2017; a valutare la fattibilità di misure di reintestazione al socio Regione del patrimonio immobiliare, entro il 30 novembre 2018».
Il dibattito in aula
«La maggioranza non avrebbe avuto i numeri per approvare questa risoluzione, ma ci sono altri movimenti che condividono il documento. Il socio deve affrontare le problematiche e trovare le soluzioni e questo indirizzo va in questa direzione» ha affermato in aula Albert Chatrian (Alpe).
Per Emily Rini (gruppo misto) «Abbiamo evitato un tragico epilogo della casa da gioco. Abbiamo registrato un cambio radicale dell'assessore e del presidente e io li ringrazio», ha anche aggiunto.
«Non è più una maggioranza sull'orlo di una crisi di nervi, siamo andati oltre - ha dichiarato Alberto Bertin, capogruppo di IC -: possiamo probabilmente parlare della fu maggioranza Spelgatti, che, presa dal Casinò, si è addirittura dimenticata di iscrivere all'ordine del giorno un atto fondamentale come il bilancio consolidato della Regione».
Luca Distort (Lega) ha lamentato i «tanti, troppi attacchi nei confronti dell'assessore Stefano Aggravi. Un accanimento che strumentalizza la situazione del casinò e questo indebolisce molto le posizioni». Distort ha anche aggiunto che «il nostro non è uno spirito di resa, né di abbandono di una lotta, perché la risoluzione è stata ridefinita e resa coerente con la linea portata avanti da tempo dall'assessore Aggravi».
«Anche oggi dimostra lacerazioni e profondi dissidi; è cangiante, a geometria variabile a seconda delle decisioni assunte; è il frutto di un progetto messo in piedi nonostante serie incompatibilità, senza avere un confronto preventivo sui temi da affrontare», ha detto Laurent Viérin (Uvp).
Anche secondo Renzo Testolin (Uv) «il governo è in grossa difficoltà, non ha i numeri e non è coerente al suo interno perché ci sono delle visioni diverse». Secondo il capogruppo unionista «questo momento particolare ha rilanciato la forza delle posizioni autonomiste che è riemersa con vigore».
«Puntare sul rilancio dei casinò è il vero gioco d'azzardo - il parere di Luciano Mossa (M5s) -. Appassiona gli amministratori delle case da gioco, ma ben poco i clienti, sempre più attratti dai giochi online. Il gioco d'azzardo è in crescita, i Casinò sono in crisi».