Consiglio Valle, ok all'ingresso di quattro nuovi consiglieri

Alessia FavreAOSTA. È durato tre ore e mezza il dibattito oggi pomeriggio in Consiglio regionale sulla sostituzione dei quattro consiglieri che si sono dimessi lunedì scorso perché indagati nell'inchiesta Egomnia sul voto di scambio politico - mafioso.

L'aula si è divisa tra l'approvazione della surroga finalizzata all'approvazione del bilancio e chi invece ha annunciato l'astensione o anche il voto contrario per l'ingresso nell'assise di persone citate nelle carte delle inchieste. Come Stefano Ferrero (Mouv') che ha anticipato un voto «fermamente contrario» ad alcune surroghe.

Carlo MarziAlle affermazioni di Ferrero ha fatto eco Daria Pulz (ADU) che ha dichiarato il voto di astensione perché «è l'intero Consiglio regionale ad essere delegittimato», ma ha pure aggiunto che l'approvazione del bilancio è un passaggio importante.

Anche il Movimento 5 stelle, con il capogruppo Luigi Vesan, ha deciso di astenersi «perché non riteniamo che sia un atto indifferibile e urgente, perché noi non siamo per l'occupazione delle poltrone. Noi vogliamo essere sicuri che non sia approvato un bilancio della 'ndrangheta.»

«Se non si ricostituisce il plenum, il bilancio non può essere approvato», la precisazione arrivata dal vice presidente Joël Farcoz sostenuto dalla presidente Emily Rini che subito dopo ha rimarcato come «chi oggi si astiene (alle surroghe, ndr) non permette al bilancio di arrivare in quest'aula».

Il presidente facente funzione Renzo Testolin ha accusato quindi una parte di opposizione di essere irresponsabile: «È facile tacciare di inefficienza chi cerca di amministrare, ma certe situazioni impongono l'assunzione con serietà di scelte propedeutiche esclusivamente a dare delle risposte a chi, fuori da quest'aula, ci ha dato il voto».

TrioneL'aula ha quindi approvato con la maggioranza dei voti incluso quello decisivo di Claudio Restano, e le astensioni di Lega, M5s e Mouv'), l'ingresso dei quattro nuovi consiglieri regionali: si tratta di Alessia Favre candidata nella lista dell'Union Valdôtaine Progressiste, Carlo Marzi (segretario di Stella Alpina e assessore del Comune di Aosta) e Luisa Anna Trione candidati con Area Civica - Stella Alpina - Pour Notre Vallée ed Erik Lavevaz candidato con l'Union Valdôtaine). Quest'ultimo subentra dopo la rinuncia di Domenico Avati che aveva un maggior numero di preferenze.

La neo consigliera Alessia Favre si è presentata annunciando che voterà il bilancio ma poi «il ritorno alle urne è l'unica strada da percorrere». Deciderà tra qualche giorno se unirsi alla maggioranza o collocarsi all'opposizione visto che non esiste più il gruppo Uvp in Consiglio (da mesi si è unito ad Alpe per formare l'Alliance Valdôtaine). Da parte della neo consigliera anche un'autocritica «come autonomista. Proprio gli autonomisti avrebbero dovuto fare di più e meglio. Tutti abbiamo fallito disgregandoci senza riuscire a ricostruire, non trovando il coraggio di sradicare fino in fondo radici malsane dell'albero che ha continuato a crescere generando altre foglie gialle». 

Erik LavevazNel suo primo intervento in aula Erik Lavevaz ha parlato di «chiamata alle armi». «Non abbiamo sempre dato un esempio splendido in questi anni - ha aggiunto -. ora dobbiamo tornare ad essere credibili e quindi coerenti» e per farlo è necessario riconoscere la «centralità dei movimenti politici», ha sostenuto. L'UV, il movimento di cui è presidente, «sta discutendo sulle strada da prendere». Il punto centrale è l'approvazione del bilancio e «poi, una volta messa in sicurezza i conti, dovremo valutare il proseguimento di questa legislatura che oggi sembra compromessa».

 

 

 

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