La convenzione «sembra un vantaggio più per i sanitari d'oltralpe dal punto di vista economico e di formazione professionale»
Una soluzione che «sfora nel ridicolo». È un giudizio tranchant quello di Fratelli d'Italia VdA sulla convenzione stipulata dalla Regione con l'ospedale francese di Sallanches con l'obiettivo di ridurre le liste di attesa di alcuni tipi di interventi chirurgici.
In una nota del coordinatore Alberto Zucchi il partito rivolge una serie di interrogativi all'assessore alla Sanità Barmasse chiedendo «i motivi per i quali non sia stato possibile addivenire prima ad ulteriori collaborazioni (oltre a quelle numerose già in atto) con gli ospedali piemontesi» e perché «non si sia neppure tentata un'interlocuzione concreta con la clinica di Saint Pierre, a 7 km dall'Ospedale Parini, fermo restando che eventuali deroghe necessarie rispetto alle attuali carenze di autorizzazioni sanitarie (uso di locali e sale operatorie per certi interventi) dipendono proprio dalla Regione».
«In un momento nel quale sono annunciate chiusure annuali prolungate del Traforo del Monte Bianco», scrive FdI, «ci domandiamo come si possa sostenere la tesi che sia più veloce, comodo ed economico per un paziente valdostano che debba essere operato di colecisti (o di cisti sacrale) andare a Sallanches piuttosto che in un ospedale piemontese. Per non parlare - prosegue la nota - degli importi delle tariffe giornaliere per la chirurgia convenzionale e ambulatoriale (rispettivamente di 1.465 euro e 1.265 euro) contenute nella delibera del DG numero 20 del 18.01.2023, oltre alla disponibilità dell'utilizzo del nostro robot DaVinci, non disponibile nell'ospedale di Sallanches, che ci sembrano un vantaggio più per i sanitari d'oltralpe sia dal punto di vista economico, sia per la loro formazione professionale».
La convenzione con l'ospedale francese è «fumo negli occhi» sostiene Fratelli d'Italia ricordando il deficit di mobilità passiva decennale pari a 75 milioni di euro fino al 2021».
«All'assessore Barmasse chiediamo di dare delle semplici risposte a queste facili domande prima che decida di confermare le sue dimissioni dando così un primo concreto sollievo ai pazienti valdostani in lista d'attesa», conclude la nota di FdI.
redazione